(ASI) "Fino ad ora pensavo fossero solo boutades di chi ha sempre avuto in odio gli oltre 6 milioni di italiani (numero, peraltro, in costante crescita) che vivono, studiano e lavorano all'estero."
Devo invece constatare con dolore - ma certo non con sorpresa - che interi apparati del governo, di taluni ministeri e persino sedicenti costituzionalisti si stanno applicando per trovare il modo di escludere i cittadini italiani che (normalmente costretti) si trovano al di fuori dei patri confini dal determinare, col proprio voto, chi dovrà governare l'Italia."
"Al di là di ogni considerazione sulla obbrobriosa proposta di "premierato", va sottolineato come solo i regimi autocratici rifiutano il principio della eguaglianza dei cittadini nell'espressione del voto e che il solo fatto che si discuta di ciò rappresenta il segno di una grave degenerazione della qualità democratica del nostro Paese.
Orgogliosi di rappresentare una parte importante delle Comunità italiane nel Mondo, la rete Internazionale del Partito Democratico invita tutti coloro che hanno a cuore la dignità e i diritti di cittadinanza della seconda - per numero di elettori - regione italiana ad opporsi alla negazione del primo dei diritti democratici: quello della eguaglianza del voto". Così in una nota Luciano Vecchi, responsabile per gli italiani nel mondo del Partito Democratico.