Dopo cinque mesi di silenzio, Assad torna a sottolineare come le ingerenze internazionali ai danni della Siria siano la vera causa della crisi che si sta abbattendo nel Paese medio-orientale. "La crisi in Siria non è un problema politico- ha aggiunto il presidente- Ci troviamo di fronte ad una guerra condotta dall'esterno. E' necessario infatti distinguere tra problema politico e terrorismo. In Siria è in atto un complotto che il governo ha cercato di sventare con tutti i mezzi politici possibili senza però riuscirci. Le nostre porte sono aperte al dialogo ma non con chi è guidato dall'esterno e non con i terroristi. Non ci saranno compromessi con i terroristi che non vogliono riforme e si fermeranno solamente quando avranno raggiunto il loro obiettivo".