(ASI) Oggi il palazzo presidenziale di Sana'a è stato bombardato e il presidente Ali Abullah Saleh, che era stato dato per morto, si sarebbe in realtà lievemente ferito. Non sono usciti illesi nemmeno il premier e il presidente del Parlamento, quest'ultimo in gravi condizioni, mentre invece quattro guardie non sono sopravvissute.
L'attacco è stato attribuito dal governo ai militanti delle tribù yemenite Hashed capeggiate dalla famiglia al-Ahmar tuttavia Sadeq al-Ahmar ha smentito addossando la colpa allo stesso governo come strategia per giustificare le violenze negli scontri per le strade.
Lo Yemen è sull'orlo di una guerra civile e, da quando la rivolta è scoppiata a gennaio, si contano 370 persone.