(ASI) Roma, - “La nuova legge di bilancio si presenta come una manovra stabilizzante ma di corto respiro, priva di una visione autenticamente liberale. Pur riconoscendo la necessità di mantenere equilibrio nei conti pubblici, il provvedimento appare schiacciato da una logica meramente contabile, senza alcun tentativo di riformare strutturalmente il rapporto tra Stato, imprese e cittadini. In un momento in cui servirebbero coraggio e innovazione per ridurre l’intervento pubblico e liberare risorse produttive, la manovra perpetua un modello statalista che frena la competitività e l’iniziativa privata.