(ASI) Turchia- A ogni appuntamento elettorale si parla della lotta delle opposizioni, delle svolte autoritarie del presidente, di una Turchia immersa dai conflitti economici e sociali, che dal laicismo di Kemal Ataturk, il padre della patria, sta virando velocemente verso il consolidamento di una repubblica islamica illiberale. Anche questa volta però, Recep Tayip Erdogan ha unito i suoi sostenitori sotto la propria figura e ha sbaragliato la concorrenza. Alle elezioni presidenziali e legislative del 24 giugno l'Akp, il suo partito "per la giustizia e lo sviluppo" ha conquistato 295 seggi e regalato al presidente un altro 52,6%, quindi una maggioranza solida per governare.