(ASI) L’Aquila, - «Ciò che conta è che sia buona e sana, poi se ne può consumare anche meno, anche poca. L’importante è sapere qualecarne si porta a tavola, tanto a Pasqua quanto in ogni altro giorno dell’anno, per salvaguardare la pastorizia, che presidia le aree interne d’Italia evitando gli incendi. Ma anche per tutelare la salute dei consumatori».