(ASI) «Nella Curia c’è gente santa, davvero», ma c’è anche una «corrente di corruzione». E ancora: «Si parla di una “lobby gay” e in effetti c’è... bisogna vedere che cosa possiamo fare». Se queste parole attribuite a Papa Francesco dai vertici della CLAR, la Confederazione Latinoamericana di Religiosi, ricevuti in udienza privata lo scorso 6 giugno, dovessero trovare conferma, lo stupore sarebbe viepiù giustificato.