(ASI) "Il parere espresso dall'Avvocatura dello Stato sulla gara di cessione dell'Ilva conferma tutte le forti perplessità che avevamo sollevato in merito ai diversi aspetti di illegittimità di questa vicenda. Dopo le criticità sollevate dall'Anac ora si apprende che la gestione della gara è stata viziata da 'eccesso di potere' e da rilevante 'conflitto d'interesse' ". Lo afferma in una nota il senatore M5S Mario Turco.
"Il ministro Di Maio - aggiunge l'esponente tarantino - oggi ha osservato che ci troviamo di fronte ad un 'delitto perfetto' consumato dal governo precedente. Negando i rilanci sull'offerta e rinviando l'attuazione del piano ambientale sino al 2023 è stato messo in secondo piano l'interesse dello Stato, ma soprattutto dei cittadini di Taranto. Adesso sarà il Ministro dell'Ambiente, il generale Costa, a dare il responso definitivo, entro i prossimi 15 giorni, indicando se vi sia stata una violazione dell'interesse pubblico. L'unico aspetto prioritario, urgente e irrinunciabile che il Ministro dovrà valutare è la tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Indipendentemente dalle conclusioni finali della vicenda, riteniamo non accettabile la proroga dell'immunità penale sino al 2023. Taranto, i lavoratori dell'Ilva e i cittadini meritano le stesse condizioni di vita e le stesse opportunità del resto del Paese. Nella decisione finale non possiamo non pensare anche alle future generazioni".