(ASI) "Stanno rilanciando lo strumento che ha determinato la crisi finanziaria 2007-2008, raccontandoci che servirà a far ripartire il credito e l'economia reale, mentre in parallelo si moltiplicano le iniziative per rafforzare un quadro regolamentare e di vigilanza che penalizza fortemente il credito bancario e favorisce la speculazione finanziaria.
Ancora una volta, a crescere saranno i profitti delle grandi banche di investimento e i rischi sistemici, non certo i prestiti alle PMI”, così commenta l'eurodeputato Marco Valli (M5S) l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, del pacchetto sulle cartolarizzazioni “cartolarizzazioni "semplici, trasparenti e standardizzate" (STS).
"Queste cartolarizzazioni avranno tra l'altro ben poco di semplice e trasparente e standardizzato. Basti pensare che l’etichetta STS include nella definizione il tranching e i derivati. L’approvazione del pacchetto STS giunge due giorni dopo la comunicazione della Commissione di aver abbandonato il progetto sulla separazione bancaria e ritirato la relativa proposta, che era stata pensata per rafforzare la stabilità finanziaria e far sì che le conseguenze degli errori delle banche non vengano più scaricate sui contribuenti, senza dover coinvolgere risparmiatori e correntisti, e un giorno dopo il raggiungimento dell'accordo politico sulla riforma che armonizza la gerarchia dei creditori nel quadro del bail-in”, aggiunge Valli.
"La decisione di abbandonare una riforma così indispensabile per la protezione del risparmio e del credito è assolutamente funzionale all'unione bancaria e all'unione dei mercati dei capitali, di cui la cartolarizzazione e lo shadow banking saranno il pilastro principale. Questo è solo l'ultimo tassello di un progetto che saccheggia il risparmio e penalizza le nostre banche pressate da crescenti requisiti di capitale e un'attenzione tutta speciale al rischio di credito, e mai a quello finanziario, che viene addirittura sussidiato attraverso la normativa europea. Non ce lo verranno certo a dire, ma la verità è che la separazione bancaria è una alternativa reale al bail-out e al bail-in, in grado di tutelare allo stesso tempo contribuenti, risparmiatori e correntisti. Sappiamo però che la difesa degli interessi di banche d'investimento e speculatori ha priorità ben più alta rispetto agli interessi dei cittadini", conclude Valli.