(ASI) La poesia degli otto miliardi che Monti vorrebbe investire nella scuola, si scontra con la prosa di quanto il suo governo ha fatto, proseguendo nell’azione dei tagli in perfetta linea con Berlusconi, Tremonti e Gelmini. Quelle di Monti non sono favole, peggio, sono furbizie per far dimenticare che il Miur targato Profumo non si è discostato di un millimetro dal Miur targato Gelmini: tagli all’istruzione, umiliazione ai docenti. Si è passati dai fannulloni e inculcatori di Berlusconi, ai ‘conservatori’ e ‘corporativi’ di Monti.