(ASI) “Dopo aver sollevato in tempi non sospetti il problema dell’inconferibilità del direttore generale dell’Asl di Frosinone, ora anche il Ministero della Salute chiede dei chiarimenti alla Regione Lazio in merito alla nomina della dott.ssa Mastrobuono.
Inopportuno, poco elegante e addirittura simbolico dello stato di confusione che regna alla guida della sanità frusinate è il comunicato ufficiale emanato in merito alla nomina del "tutor" Cirillo, "imposto" alla Mastrobuono dalla politica locale e, in particolare dal PD, per controllare l’operato della dirigente proveniente dalla Fondazione privata Policlinico Tor Vergata” lo dichiara Fabrizio Santori, consigliere regionale e del Lazio e componente della commissione Salute.
“Cirillo è stato prima nominato coordinatore della Segreteria Tecnica della Direzione Generale dell’Asl di Frosinone, poi rinnegato, precisandone in una nota poco chiara le competenze nel “coordinamento di alcu¬ne attività di personale in staff al Direttore Generale”. Senza dimenticare le continue e clamorose richieste di dimissioni che provengono anche dai consiglieri regionali di maggioranza mai smentite. Ormai quotidianamente assistiamo ad uno stillicidio che solo Zingaretti, chiuso nelle stanze del potere a spartire le nomine tra i partiti di maggioranza, sembra non vedere. Vista l’inconferibilità ma soprattutto l’incompetenza e le continue segnalazioni negative provenienti da migliaia di cittadini, utenti della sanità cociara, non comprendiamo come il presidente della Regione Lazio possa continuare a difendere l’indifendibile. In fondo siamo certi che Zingaretti non faticherebbe a trovare altri professionisti, possibilmente competenti e conferibili, da nominare a Frosinone, che ha bisogno di un concreto rilancio del sistema sanitario ormai allo sfacelo” conclude Santori.
Redazione Agenzia Stampa Italia