(ASI) Sembra non esserci pace in Siria. Un nuovo attentato, che non è stato al momento rivendicato, è avvenuto oggi con un’ autobomba, nel nord del paese vicino alla moschea al Uthman e non lontano dal terminale dei bus, causando la morte di 15 persone.
Altre 40 sono rimaste gravemente ferite, a causa di lesioni profonde, per la potente deflagrazione. Lo ha comunicato, nelle ultime ore, l'Osservatorio nazionale per i diritti umani presente nella nazione guidata dal governo di Damasco . Il tragico evento è accaduto nei pressi dell’area di Aleppo e in particolare ad al Bab, centro urbano situato a pochi chilometri dalla frontiera turca, in una zona controllata da milizie cooptate da Ankara. Il presidente, Bashar al – Assad, è tornato intano ad accusare Tayyp Erdogan di interferenze, in quanto fomenta la violenza e attività illecite. “Tutti sanno – ha spiegato il rais in n’intervista a Sputnik - che l'ISIS vendeva il petrolio siriano attraverso la Turchia sotto copertura delle forze armate americane e che il Sultano partecipava “al commercio del greggio. Questi sono i suoi scopi ed è pericoloso”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia