(ASI) Nell’orrore dei campi di concentramento nazisti la musica ha continuato a essere scritta e suonata. Molti prigionieri, infatti, lasciarono in eredità i propri brani scritti durante la detenzione: note che tornano a suonare oggi grazie al pianista Francesco Lotoro che, a partire dal 1989 ha raccolto oltre 5.000 pezzi di musica concentrazionaria. Dallo sconosciuto polacco Józef Kropiński (addetto all'infermeria di Buchenwald, scrisse circa