Quando si verifica un sisma a crollare non sono solo case, ponti e strade ma anche il tessuto economico e sociale dei territori colpiti. Con il decreto Sisma il governo ha inteso dotare l’Italia degli strumenti per far ripartire immediatamente anche dal punto di vista lavorativo il territorio.
Un notevole passo in avanti se si pensa che l’Isola d’Ischia oltre al danno del sisma del 2017 rischiava di essere distrutta anche dalle lungaggini burocratiche che avrebbero mandato in fumo il turismo sull’Isola.
“Non esistono differenze geografiche di fronte ai terremoti. Con il decreto Sisma mettiamo in campo agevolazioni e misure per far ripartire territori splendidi del nostro Paese come l’Isola di Ischia, che rischiava di essere distrutta due volte, prima dal sisma del 2017 e poi da lunghe attese e burocrazia inutile, vedendo sfiorire la sua naturale vocazione turistica.
Finalmente ora possiamo dire di avere gli strumenti per la ricostruzione anche del tessuto economico e sociale di questi territori.
Con gli emendamenti a mia prima firma abbiamo corretto alcune storture per rendere più snelle le procedure per le imprese che materialmente curano le ricostruzioni e il recupero degli immobili privati distrutti o danneggiati dagli eventi sismici. Abbiamo stabilito che le somme di denaro di cui dispone il commissario straordinario per far fronte alle necessità delle popolazioni colpite da eventi sismici, una volta raggiunta la finalità vengano utilizzate per altri scopi.
E che dire delle persone alloggiate presso strutture alberghiere? Troviamo per loro nuove sistemazioni con la concessione di un contributo per l’acquisto di una nuova casa o un affitto dignitoso. Proprio oggi, infine, sono stati destinati ai territori terremotati 100milioni di euro provenienti dalla gestione della Camera dei Deputati”. Così in una nota l’on. Salvatore Micillo già Sottosegretario all’Ambiente.