(ASI) Roma – Il nuovo regolamento, in discussione tra i gruppi di Palazzo Madama, non è incostituzionale e continuerà a consentire ai parlamentari di entrare “nel gruppo misto”, evitando così che se ne formino altri.
Non permetterà inoltre ai politici, durante la legislatura, di diventare membri di nuovi partiti. Lo ha dichiarato oggi il presidente di Unione Cristiana, Domenico Scilipoti Isgrò, in un’intervista al quotidiano “Il Tempo”.
Il senatore di Forza Italia ha preso atto della scelta della seconda carica dello Stato, Pietro Grasso, di abbandonare il Pd a causa di profonde divergenze sulla legge elettorale. Ha ricordato che tutto ciò è stato possibile grazie all’articolo 67, della carta fondamentale del nostro paese, “che non prevede il vincolo di mandato”. Il presidente di Unione Cristiana ha evidenziato poi che tale aspetto gli aveva consentito di effettuare in autonomia anche la scelta, molto sofferta, di lasciare l’Italia dei Valori: “Non mi ritrovavo più – ha spiegato - all’interno del partito di Antonio Di Pietro, nel quale ero entrato perché doveva essere una lista civica nazionale”, sottolineando che non condivideva in particolare “la criminalizzazione del Cavaliere” e l’opzione di formare un nuovo governo guidato dal banchiere Alessandro Profumo. “Poi mi sono candidato e sono stato eletto – ha aggiunto - in Forza Italia, pur votando a volte in maniera difforme rispetto al mio gruppo, ma ho un grande capogruppo, Paolo Romani” che “mi ha rispettato quando ho avuto altri orientamenti sui temi di coscienza. Se i capigruppo avessero la statura di Romani, nessuno romperebbe con il proprio partito”.
I problemi possono essere risolti solo con la forza dell’amore: “La maggioranza degli italiani – ha concluso Scilipoti Isgrò - sono di cultura giudaica – cristiana, che non esprime odio per gli altri, ma amore nell’esercizio del proprio ruolo. Questa è la mia bussola e per questo metto a disposizione la mia esperienza”.
Marco Paganelli - Agenzia Stampa Italia