×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113

(ASI) Sport Quarta tappa del Giro d’Italia, a Serra San Bruno, 246 km con arrivo su di un lunghissimo rettilineo in lastricato. La Katusha difende la maglia rosa di Paolini, riportando il gruppo su Di Luca e Chalapud Gomez ad appena 500 metri dal traguardo, dopo una fuga di 10 km.

 

Il 07 maggio 2013 a Serra San Bruno si corre la quarta tappa del Giro d’Italia. E’ una delle più impegnative, lunga ben 246 km con una salita per niente facile negli ultimi 15 chilometri, e con un arrivo su di un rettilineo di ben 700 metri di lastricato. A complicare il tutto ci pensa poi la pioggia, protagonista nel finale.La tappa scorre regolare fino ai 15 km dal traguardo, quando George al comando della corsa, conta un vantaggio di ben 40 secondi sul gruppo che insegue.

Maglia rosa e uomini di classifica si controllano e non si danno eccessivamente battaglia, fino a quando però, a ridosso del cartello che segnala i 10 km dalla conclusione, non comincia la vera fuga della tappa.

Scatta Danilo Di Luca, e in pochi metri riesce a raccimolare un vantaggio che gli consente di staccarsi dal gruppo.

Rimonta su George, che temporaneamente tiene il passo ma che appena un chilometro dopo si lascia staccare e viene riassorbito dagli inseguitori.

Solo il colombiano Chalapud Gomez tiene la ruota di Danilo di Luca, ma non vuole o non riesce a dargli il cambio al comando, lasciandolo tirare in solitudine.

Di Luca mette il cuore davanti a tutto e tutti, si lancia in una fuga difficoltosa e ottiene il cambio soltanto in cima all’ultimo strappo, proprio a ridosso del gran premio della montagna.

Non si tratta neanche di un vero aiuto, in realtà, Chalapud scatta, prende l’intero bottino del traguardo a punti e poi immediatamente si rimette dietro al suo compagno di fuga per sfruttarne al massimo la scia.

Intanto in testa al gruppo si trovano la maglia rosa Paolini, Wiggins e Visconti, proprio quest’ultimo infatti scatta e conquista il terzo posto nel traguardo a punti valido per la maglia azzurra.

Inizia la discesa, la coppia di testa è riuscita a guadagnare appena 13 secondi, non sono molti ma consentono ai fuggitivi di proiettarsi al comando in solitudine, in vista dell’ultimo strappetto.

E’ proprio al termine della discesa e a ridosso dell’ultima breve salita che Di Luca spera di sferrare il suo definitivo attacco sul gruppo, ma anche sul colombiano.

La stanchezza si fa sentire, ma dietro alla testa della corsa, il gruppo-maglia rosa, dove sono rimasti circa una sessantina di elementi dopo la selezione fatta in salita, alza ulteriormente il ritmo e procede ad un passo quasi proibitivo per un singolo.

Di Luca entra nei 700 metri finali dopo aver rischiato il tutto per tutto su alcune curve, piuttosto pericolose a causa della pioggia.

Il colombiano Chalapud cede, e si fa riprendere.

Intanto in testa al gruppo iniziano i giochi di forza per guadagnare una posizione vantaggiosa in vista della volata finale, il ritmo è altissimo, anche Di Luca viene infine riassorbito nel gruppo, ad appena 500 metri dal traguardo.

Caruso è davanti e tira la volata al compagno di squadra in maglia rosa Paolini.

Cadel Evans resta in sesta posizione, e non riesce a guadagnare spazio a sufficienza per lanciarsi.

Sul lato destro, intanto, Felline chiude un po’ Visconti verso le transenne, non lasciandogli uno spiraglio per gettarsi all’inseguimento della ruota di testa.

Battaglin viene fuori benissimo, è in posizione centrale e davanti a lui non c’è nessuno.

Parte lunghissimo e a testa bassa, controllando le ruote più vicine, ma ben presto, con la sua azione, non rimane nessuno accanto a lui, e neanche a ridosso della sua ruota.

La sua volata è travolgente, sprigiona una potenza che nessuno è in grado di contrastare, resta al comando per 400 metri e alla fine, braccia al cielo, vince la tappa.  Felline è il più vicino e conquista il secondo posto.

Al terzo posto Visconti, con un po’ di amarezza, nelle interviste dirà di essere contento per i punti ottenuti validi per il gran premio della montagna e anche per aver condotto una volata da protagonista, tuttavia amareggiato per non essere riuscito a trovare il varco giusto per lanciarsi all’inseguimento di Battaglin, a cui credeva di poter creare maggiori problemi.

Alla fine della tappa non ci sono uomini di classifica tra i primi, e nessuno beneficia degli abbuoni, a parte Cadel Evans, che di poco fuori dal podio rosicchia qualche secondo, ma ancora deve recuperare molto, dopo un inizio di Giro non brillante come ci si sarebbe potuti aspettare.

Sicuramente da segnalare la caduta in coda al gruppo a ridosso degli ultimi 1500 metri, che vede coinvolti alcuni ciclisti fra cui Bradley Wiggins.

Proprio quest’ultimo giungerà sul traguardo con 17 secondi di ritardo.

Verranno considerati come ritardo effettivo, poiché egli non è direttamente caduto, o gli verrà accreditato il tempo del gruppo, in quanto rallentato notevolmente da coloro che sono finiti in terra?

Nel caso in cui gli venisse contato il ritardo effettivo di 17 secondi la squadra di Sky potrebbe valutare l’ipotesi di presentare ricorso.

Il regolamento infatti dice che per vedere il proprio tempo accreditato con quello del gruppo bisogna essere caduti negli ultimi 3 chilometri, ma non parla in realtà di danneggiamenti indiretti.

Il giallo si risolverà nelle prossime ore.

Resta comunque una splendida tappa, incerta fino all’ultimo metro, con il marchio di Danilo Di Luca, capace di gettarsi in una faticosa fuga dai ritmi serrati, andata in fumo soltanto a pochi metri dal traguardo.

Battaglin festeggia e si conferma strepitoso, la sua dimostrazione di forza sul rettilineo finale è degna di nota, e la vittoria con più di due lunghezze su Felline e Visconti, la dimostrazione che è un giovane talentuoso e che può certamente dire la sua su questo Giro d’Italia, non avendo niente da invidiare anche ai veterani.

Gioia anche in casa Katusha, dove Paolini mantiene la maglia rosa e dimostra di meritarsela, visto che conclude la sua corsa comunque ai primissimi posti.

Michele Topini – Agenzia Stampa Italia

 

 

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

A Montecarlo apre il museo Michael Jackson di Salvo Nugnes

(ASI) Un progetto di grande portata internazionale è pronto a vedere la luce nel cuore del principato. Un museo monumentale dedicato a Michael Jackson, il Re del Pop, figura immortale della ...

Cleopatra oltre il mito di Elisa Fossati

(ASI) Tutti crediamo di conoscere Cleopatra, anche attraverso le numerose interpretazioni cinematografiche che ne sono state fatte.

Agricoltura, Almici (Fdi): Su lupo preservata delega per regolamentazione equilibrata  

(ASI) "Sul tema del lupo è arrivato il momento di smetterla con ricostruzioni fantasiose e titoli pensati per fare rumore. La realtà è semplice: la delega al Governo non è stata rallentata, ma ...

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

XIV giornata di Campionato tra Coppe e verdetti. Il punto di Sergio Curcio

Suolo, Confeuro-Accademia IC: “Meno consumo e più agricoltura rigenerativa per tutela”

(ASI) “In occasione della Giornata Mondiale del Suolo - dichiarano Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, e Carmela Tiso, portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune - è necessario ribadire con forza quanto ...

La funzione fondamentale delle film commission raccontata attraverso il libro di Daniele Corvi e Fabio Melelli al Laceno d’Oro.

 (ASI) Al cinema Eliseo di Avellino è stato presentato il libro “Le Fondazioni Film Commission. Tra ruolo istituzionale e cineturismo” di Daniele Corvi e Fabio Melelli in un evento collaterale ...

Lavoro: Coldiretti, bene proroga occasionale, ora stabilizzarlo in finanziaria. Misura sociale utilizzata da studenti e pensionati che completa il mercato del lavoro nei campi

(ASI) La proroga del lavoro occasionale in agricoltura contenuta nel ddl Semplificazioni è importante rispetto a uno strumento che ha dimostrato di rappresentare una misura utile, anche a livello sociale, senza ...

UGL entra per la prima volta nella RSU della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A.

(ASI) Per la prima volta l'UGL conquista la rappresentanza sindacale all'interno della STS Società Tipografica Siciliana S.p.A., nella Zona Industriale di Catania. Alle elezioni per il rinnovo delle ...

Ue: Giglio Vigna (Lega), non imporre ideologia. Italia per neutralità tecnologica 

(ASI) Roma, 5 dic. - "L'Italia è per la neutralità tecnologica. L'Italia è contro l'ideologia dell'elettrico al 100%. Per questo diciamo sì a tutte le tecnologie: elettrico, biogas, biocarburanti, idrogeno, e-diesel, diesel di ultima ...

Rosellina Madeo (Pd): «Superare le divisioni interne per tornare alla maggioranza»

(ASI) Cosenza – «Il grande progetto del Partito Democratico ha bisogno di tutti noi, nessuno escluso. Occorre superare le divisioni interne e mettere da parte i personalismi – così la consigliera regionale ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113