(ASI) Diamo il benvenuto ai nostri lettori, che ormai seguono da anni la rubrica di Agenzia Stampa Italia e siti sportivi correlati, dedicata ad UJ, all'interno della quale spesso abbiamo recensito con impostazioni monografiche e con linee precise, diverse dalla semplice cronaca.
Grazie quindi agli organizzatori che dopo tanti anni hanno riconfermato questa possibilità ed ancor più appunto a tutti gli appassionati che ci sfoglieranno nel Web. Complice il mal tempo, dimensionalmente modesto ma molto coinvolto ed appassionato è stato il pubblico che è intervenuto alla serata di apertura di Umbria Jazz 2014, venerdì 11 luglio alle ore 21:00, Main Stage dell'Arena Santa Giuliana. Si sono esibiti, nella kermesse intitolata "Funk & Soul Night":
The Daptone Super Soul Revue featuring,
Sharon Jones & the Dap-Kings,
Charles Bradley and his Extraordinaires
Antibalas
The Sugarman 3 with special guests Saun and Starr and Master of Ceremonies Binky Griptite
Come riporta il sito ufficiale, http://www.umbriajazz.com/artisti/11-uglio#sthash.GA461c0k.dpuf : La rinascita della musica soul negli ultimi anni è stata accesa e alimentata da un'energia musicale che è esplosa grazie a un gruppo di musicisti a Brooklyn. Nelle loro molte incarnazioni musicali hanno contribuito a creare il fenomeno indie della Daptone Records. Conosciuti e apprezzati in tutto al mondo difficilmente questi musicisti propongono tutti insieme la loro interpretazione della soul revue che da il titolo alla serata: per la prima volta vedremo la potenza di Sharon Jones con i Dap Kings e Charles Bradley con gli Extraordinaries unirsi ai ritmi afrobeat di Antibalas e al sound Motown dei Sugarman 3, con la presenza di Saun & Star e del maestro di cerimonia Binky Griptite. Il concerto si è aperto con una bella orchestrazione, notevoli voci nere, timbri orchestrali e vocali estremamente caratteristici, maturi e coinvolgenti. Musica esposta in modo molto organico, ripetiamo maturo e che arrivava al pubblico immediatamente abbracciandolo appieno. Il concerto ha registrato suoni piacevolissimi, morbidi, trasmettendo rilassatezza e dipanandosi con un incedere che è tutto ballabile e melodico. Ottimi vari musicisti tra cui la sezione ritmica e i sassofoni. Una scelta musicale non intellettuale, semplice, immediatamente raggiungibile ma indubbiamente di gusto e resa raffinata grazie alla esposizione tecnica che gli artisti hanno saputo fare dei contenuti, che erano dal sapore "caldo", nostalgici e arricchiti dal timbro di un organo Hammond. Ritengo che quantomeno l'esordio del concerto abbia appieno soddisfatto la definizione di Soul: sviluppatosi dagli anni sessanta la musica Soul è un sottogenere del R&B. Otis Redding, Donny Hathaway, Aretha Franklin, James Brown, Ray Charles e Stevie Wonder sono alcuni dei nomi maggiormente rappresentativi della soul music. La "musica dell'anima" appunto è quella che hanno rappresentato venerdì sera questi artisti, facendo trasparire la fusione delle sonorità blues con quelle e gospel in canzone pop. Per gli appassionati da non dimenticare la presenza di atteggiamenti del Funk propriamente detto.
Giuseppe Marino Nardelli – Agenzia Stampa Italia