(ASI) Scienziati di tutto il mondo, riuniti quest’anno in consesso hanno lanciato quello che potrebbe essere l’ULTIMO allarme per la salvezza del pianeta dalla distruzione della vita! Abbiamo ancora circa 15 anni di tempo per invertire la rotta della rovina e per bloccare la degenerazione biologica prima di arrivare al “punto di non ritorno” dal quale ogni provvedimento, ogni decisione, ogni tentativo di rimedio diventerà inutile in quanto la situazione sarà talmente compromessa da non potere più essere sanata!!!
I livelli di inquinamento dell’aria, degli oceani, della terra, unite alla deforestazione selvaggia, all’uso massiccio di pesticidi, lo sfruttamento intensivo delle materie prime e delle culture e più in generale, la completa disattenzione ai danni che le moderne tecniche arrecano a fianco dei risultati economici che riesce a raggiungere, sono i parametri che determineranno il futuro della terra e di conseguenza la possibilità della vita sul pianeta!
Se non fosse un’atroce verità, questa potrebbe sembrare una FANTASIA di una mente bacata e questo ci dà la misura di quanto i governi di tutto il mondo siano insensibili al problema e di come il condizionamento della finanza mondiale che ciecamente guarda solamente al massimo profitto restando cieca alle conseguenze che coinvolgeranno la vita di tutti e quindi anche di coloro che la governano, sopraffaccia il buon senso, la logica e la ragione..!
A fronte di un disastro immanente ed imminente, assistiamo a flebili tentativi di “sensibilizzazione” come le varie manifestazioni in corso in questi giorni, come mostre, maratone ( a Roma ), congressi, ecc. ecc. che pur essendo lodevoli iniziative sono assolutamente inadeguati alla gravità ed all’urgenza del problema.
Vorremmo vedere manifestazioni VIOLENTE.
Vorremmo vedere azioni di sabotaggio.
Vorremmo vedere qualche cosa che OBBLIGASSE i governi a cessare la politica dello struzzo e ad incominciare a pensare seriamente, OPERATIVAMENTE e urgentemente a cambiare rotta, anche magari tagliando, con leggi apposite, gli artigli alla finanza internazionale perché qui non si tratta più di denaro, ma della salvaguardia della vita e si dovrebbe cominciare a ripensare che il denaro è uno strumento al servizio dell’Uomo e non è invece, come è oggi, l’Uomo al servizio del denaro..!!
Alessandro Mezzano - Agenzia Stampa Italia