“La Canzone Napoletana nel mondo vista da vicino” Intervista alla teenagers Maria Mazzeo

 Speciale ASI: Napoli e la sua cultura.

A cura del Mestro Espedito De Marino

mazzeo

 

 

 

 

 

Maria Mazzeo, talentuosa diciannovenne di Montecorvino Rovella(SA). Ha studiato Canto al Liceo Musicale Statale “Alfano I°” di Salerno sotto la guida dei Maestri Alessandro Fortunato e Filomena Musco. Attualmente studia con il M° Fortunato e prepara l’ammissione al Conservatorio. Fra le tante esperienze vissute al Liceo Diretto dalla Preside Elisabetta Barone è stata la voce solista dell’Orchestra Scolastica giovanile Etno Popolare “Alfano I° x la Canzone  Napoletana. Maria, come nasce la passione per il Canto?

La mia passione per il canto non è nata in un preciso momento, è da quando sono piccolissima che amo cantare. Diciamo che questo mio amore per il canto e per la musica, me lo ha trasmesso mia madre. Anche lei ama cantare ed è bravissima, da piccola l’ascoltavo cantare e pensavo “un giorno sarò anche io così brava…” , ora invece è lei che ascolta me , fiera e contenta perché anche se lei non ha studiato musica e non ha quindi intrapreso questa strada ,io lo sto facendo e soprattutto faccio ciò che amo fare. Fieri di me lo sono anche mio padre ,mio fratello e il mio fidanzato che sono al mio fianco e mi sostengono sempre, sono la mia forza.

 

Maria, da qualche settimana sei protagonista di un Progetto Italo – Francese coordinato dalla Prof.ssa Renata Narducci. Si tratta di un pezzo che parla della storia di due giovani fidanzati. “Toi et moi”. Ce ne parli?

“Toi et Moi" è un brano nato soprattutto grazie al mio carissimo Maestro Espedito De Marino che ha scritto sia il testo che la musica. Io e il mio Maestro abbiamo pensato a questo brano ispirandoci alla mia bellissima storia d'amore e al fatto che mi sarebbe piaciuto molto scrivere una canzone al mio fidanzato perché per me è bellissimo quando qualcuno di importante ti dedica una canzone, ma quando questo qualcuno la scrive appositamente per te è tutt'altra cosa, non si può spiegare. Per questo il brano mi rappresenta moltissimo.

 

Maria, ma il tuo sogno nel cassetto qual è? Quale il tuo impegno, il tuo percorso per realizzarlo?

Il mio sogno nel cassetto è da sempre quello di diventare una cantante, di trasmettere il mio amore e la mia passione per la musica a tutti, vorrei cantare sempre e far sì che le persone si emozionino insieme a me. Il mio percorso per realizzarlo si basa ovviamente sul farmi conoscere e a tal proposito ho pubblicato anche un paio di video su YouTube, continuare a studiare perché non si finisce mai di imparare, partecipare a qualche programma televisivo così da avere maggiore visibilità e in fine dare il meglio di me e crederci sempre. Un giorno tutti i miei sforzi e sacrifici verranno ripagati.

 

Maria, infine, da giovanissima appassionata e studiosa del Canto e della Musica, come vedi oggi il cambiamento nel mondo dellospettacolo ?La telematica, le nuove tecnologie aiutano oppure destabilizzano ancora di più un mondo che rischia di affidare l’anima ad internet? La Cultura musicale, gli studi al Conservatorio, le ore di tecnica, solfeggio, armonia, vocalizzi e molto altro, conserveranno una lorosacralità?

Il cambiamento nel mondo dello spettacolo lo vedo molto influenzato appunto dai programmi televisivi di cui parlavo prima, e dai talent show che ormai sono sotto gli occhi di tutti in quanto li possiamo vedere quotidianamente in TV. Questi talent, uniti anche ai social,portano noi giovani ad apprezzare solo la musica che va di moda, ma credo siano anche vetrine molto importanti per l'impatto mediatico che hanno perché appunto andare ad uno di questi talent significherebbe avere una vetrina molto ampia di persone che poi magari ti seguiranno su social come Instagram, Facebook o anche YouTube e inizieranno così ad interagire con te. Su questo ci sta sia un lato positivo che negativo: Il positivo è che tu puoi condividere la tua musica e la tua passione con gli altri; il negativo è che purtroppo non si può piacere a tutti e quindi si sfocia anche in una sorta di abbattimento personale vedendo troppe critiche,ma non quelle critiche costruttive ma quelle fatte apposta per offenderti ed abbatterti , ma questo fa parte del mestiere.

Secondo me noi giovani siamo sicuramente troppo legati ad internet, quindi la nostra anima è ormai affidata a questo strumento, però c’è anche da dire che una persona che studia musica ha un animo più elevato quindi magari riesce ad allietare i social con la propria musica oppure riesce a portare un po' di pace perché la musica è l’arte dell’anima ed è un’arte che tende a riappacificare le persone.

 Chiaramente internet è anche destabilizzante perché, soprattutto ora con il Covid, il lockdown,le restrizioni, la didattica a distanza, passiamo troppe ore avanti ad uno schermo e magari sottraiamo queste ore ad altre attività che potrebbero essere più proficue per la nostra crescita personale.

La cultura musicale, gli studi al conservatorio, le ore di tecnica, solfeggio, armonia, vocalizzi e molto altro, conserveranno sicuramente una loro sacralità e fanno chiaramente parte della mia routine quotidiana, come il solfeggio che è molto importante perché getta le basi a quello che sarà il brano che andrò a cantare, gli esercizi e molto altro. È chiaro però che difronte ad un esecuzione, una volta apprese tutte queste cose e tutto ciò che ci stava da apprendere dal brano lo lascia andare, nel senso che sul palco non si deve pensare alle regole, al solfeggio, all’armonia… ma ci si deve solo lasciare andare e dare se stessi,esprimere le proprie emozioni e farle arrivare al pubblico. Quindi io sono dell'opinione che una volta che hai studiatoedimparato, devi lasciarti andare, tanto già tutto parte di te!

Grazie e in bocca al lupo per tutto.

Grazie mille a voi è stato un piacere.

 

Espedito De Marino  per Agenzia Stampa Italia

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