(ASI) “Il M5S vuole modificare la legge sul conflitto d’interessi, varata dal governo Berlusconi nel 2004, ma il primo conflitto d’interessi su cui dovrebbe legiferare è proprio il suo. Il movimento, infatti, è controllato da una società privata che impone ai suoi parlamentari l’agenda di governo tramite l’utilizzo di una piattaforma digitale. Il sistema di gestione di Rousseau solleva una serie di dubbi e preoccupazioni sul metodo e la trasparenza dell'esercizio democratico”.