(ASI) Roma - "Credevamo che il test fallito dei referendum avesse fatto riflettere che strumentalizzare a fini politici interni o internazionali, una piazza o gli elettori, avesse concretamente dimostrato che non paga. Oggi nella parata del Roma Pride l' incursione dei cosiddetti Pro PAL- e annessi fantocci a testa in giu' - ha rovinato una festa che voleva portate avanti richieste, da me non condivise, ma previste dalla Costituzione che garantisce la libertà di manifestare. Davvero una nuova occasione perduta".