(ASI) Roma - “A quarantuno anni di distanza dalla tragedia di Acca Larentia, cerchiamo ancora la verità sulla mano che ha ucciso Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Oltre ai due giovani militanti che persero la vita sotto i colpi di una mitraglietta Skorpion in Via Acca Larentia, altri due furono uccisi, Stefano Recchioni, il giorno dopo l’attentato, e Alberto Giaquinto, l’anno successivo, proprio mentre commemorava i drammatici eventi che di fatto sancirono la nascita dello spontaneismo armato a “destra”, sul fronte opposto a quello del terrorismo rosso.