(ASI) Cosenza - «La classe politica italiana, senza freno, sta continuando a sbattere la porta in faccia ai giovani e alla cultura. Dopo i molteplici tagli alla ricerca, all’istruzione, alla tutela dei beni culturali che simbolicamente hanno portato al crollo della Domus dei gladiatori di Pompei, ai problemi di restaurazione del Colosseo, alla chiusura di numerose fondazioni, alla scarsa serietà riscontrata nella preparazione dei concorsi TFA per aspiranti docenti, è giunta l’ora anche di dire addio all’Istituto italiano per gli Studi Filosofici, il più grande centro culturale italiano».