(ASI) Allarme tubercolosi tra i poliziotti impegnati nell’operazione Mare Nostrum. Su 580 controlli effettuati, dieci sarebbero risultati positivi al test Tbc e, addirittura, uno avrebbe contratto l’infezione.
Si tratterebbe di un agente in servizio all’U.P.G.S.P. di Terni. Mobilitazione immediata dei deputati cinque stelle Filippo Gallinella ed Emanuele Scagliusi che hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano ed al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. I parlamentari penta stellati vogliono avere chiarimenti sui nuovi casi e sapere quali disposizioni intenda adottare il Governo Renzi per garantire la piena tutela della salute dei poliziotti, anche in relazione alle precauzioni sanitarie già prese per i marinai, al fine di evitare la trasmissione o il contagio di eventuali malattie infettive.
“Le nostre forze dell’ordine sono in prima linea nel fronteggiare lo stato di emergenza umanitaria in corso nello Stretto di Sicilia, dovuto all’eccezionale afflusso di migranti. Un fenomeno di proporzioni enormi che deve essere gestito a livello continentale. L’inizio del semestre europeo a guida italiana sia occasione per avviare, una volta per tutte, un’operazione congiunta” sottolinea il deputato umbro Filippo Gallinella che sollecita il Governo sull’equipaggiamento del personale impiegato. “I poliziotti impegnati nel trasporto dei profughi – afferma Gallinella - devono essere dotati di mascherine adeguate, costruite con filtri di carbonio, veramente protettive per prevenire la trasmissione virus”.
Sulla questione, il 25 giugno scorso si è tenuto presso il ministero dell’Interno un incontro con i sindacati di categoria per affrontare l’avvio di un nuovo protocollo di sicurezza nella gestione dell’emergenza. Il segretario generale del sindacati di polizia Consap ha affermato che “è soprattutto tra il personale incaricato del trasporto dei profughi e del controllo presso i Centri di identificazione ed espulsione che si registrano casi di positività e che appare insufficiente il controllo medico a bordo della navi”. “Occorre – conclude Gallinella - accelerare i tempi e dotarsi di un nuovo protocollo operativo per innalzare subito i livelli di prevenzione e profilassi”.
Redazione Agenzia Stampa Italia