(ASI) L’ augurio è che la retorica violenta non si traduca nella ripetizione di tristi eventi del passato. Nubi sempre più fitte incombono sull’ Europa orientale.
La Guerra Fredda, che si sta consumando soprattutto da quelle parti, rischia di diventare tiepida per non dire calda. Il vertice dell’ Alleanza Atlantica, in corso da un paio di giorni a Bruxelles, pare essere diventato un consiglio di guerra contro il nemico di sempre: Vladimir Putin. Forniremo all’ Ucraina “"qualche arma e qualche addestratore, come abbiamo fatto in passato". Siamo impegnati “ad aiutare Kiev nelle sue necessità di autodifesa". E’ stata la durissima presa di posizione odierna del ministro della Difesa americano, Lloyd Austin, in conferenza stampa a Bruxelles dove sta partecipando al vertice della Nato insieme agli altri suoi omologhi.
Chiediamo alla Russia – ha aggiunto il capo del Pentagono dell’ amministrazione guidata da Joe Biden - di cessare le provocazioni in corso “e di essere più trasparente riguardo alle sue attività recenti”.
Restiamo preoccupati per la situazione – ha concluso – “e continuiamo a monitorare molto da vicino le attività nell'area e ci consultiamo con i nostri partner".
Ci sono al contempo, oltre a tale prese di posizioni dura dei vertici Usa, scelte più diplomatiche volta a fare diminuire la temperatura tra le due superpotenze. Washington ha comunicato, nelle ultime ore alla Turchia, che le due navi da guerra del Pentagono, attese per domani, non entreranno nel Mar Nero.
L’ informazione è stata divulgata dai media, che hanno citato fonti diplomatiche. Il Cremlino aveva minacciato di reagire, nel caso in cui gli Usa avessero mandato tali mezzi nell’ area, ritenendo la mossa una inaccettabile provocazione e un palese appoggio all' Ucraina. Tutti auspicano che questo sia un primo passo di distensione tra le due superpotenze.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia