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(ASI)
Lettere in Redazione -“Farmindustria esulta e l’espressione di tale soddisfazione è, nel vero senso della parola, come sparare sulla Croce Rossa.
Una recente sentenza della Consulta – commenta amaramente il presidente di AssoTutela Michel Emi Maritato – concede la facoltà agli imprenditori farmaceutici, che vantano crediti pari a 4 miliardi di euro nei confronti di Asl e aziende ospedaliere, di pignorare i beni delle stesse Asl e nosocomi.Non vorremmo che questo si traduca nei soliti sacrifici a danno dei cittadini utenti. Perché – si chiede il presidente – non ci si è rivolti ai beni di amministratori che hanno mal gestito le strutture, conducendo gli industriali del farmaco a rivendicare il pur sacrosanto diritto a essere saldati? Più che una sentenza a favore dell’industria – continua Maritato – sembra una condanna per i soggetti più fragili, ovvero i cittadini che si rivolgono alla sanità pubblica, già vessati da tagli di posti letto, soppressione di servizi, riduzione delle prestazioni, aumento dei ticket”. Il presidente di AssoTutela chiede, in tal senso, uno sforzo alle istituzioni affinché garantiscano che eventuali pignoramenti non si traducano in una ulteriore penalizzazione per i cittadini. “Ora sta alle istituzioni, Regione in testa – conclude il presidente – far sì che i debiti che le aziende sanitarie e ospedaliere hanno contratto nel tempo, vengano saldati evitando di ricorrere alla più drastica delle soluzioni”.
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