(ASI) La diffusione di ChatGPT ha avuto un enorme successo in tutto il mondo e la risonanza è stata tale che in molti l’hanno paragonata all’introduzione del World Wide Web e delle criptovalute.
ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, un'organizzazione di ricerca artificiale non profit. Rilasciata nel 2019, si tratta di una tecnologia di intelligenza artificiale basata su deep learning che è in grado di generare risposte a domande in modo autonomo.
Questo motore è infatti capace di conversare e rispondere a quesiti con una buona precisione e capacità di comprensione grazie alla numerosa quantità di dati su cui è stato addestrato. Inoltre è una tecnologia costantemente in sviluppo e in evoluzione perché, grazie alla connessione ad internet, riesce ad apprende dal web autonomamente le competenze necessarie per fornire risposte sempre più idonee.
Grazie a ChatGPT è possibile infatti parlare di qualsiasi argomento, chiedere e ricercare informazioni velocemente e un’infinità di altre cose il cui limite è rappresentato solo dalla vostra mente.
La sua crescente popolarità ha innescato numerosi dibattiti sulla possibile attuazione dell’intelligenza artificiale all’interno del mondo del lavoro in una prospettiva molto più vicina alla realtà di oggi: il futuro prossimo fatto di AI e robot di cui si parlava immaginandosi scenari alla Isaac Asimov è agli albori e ChatGPT ha dimostrato che non manca molto alla sua completa realizzazione.
Microsoft aveva recepito l’importanza di questo strumento già tempo fa, avendo finanziato lo strumento di OpenAI numerose volte, con un investimento di 10 miliardi di dollari fino ad ora, su un valore totale di 30 miliardi.
Incredibile notare come un progetto così complesso e costoso sia stato rilasciato su internet gratuitamente e alla portata di tutti. La logica dietro a ciò è legata al principio della machine learning, ovvero una branca dell’intelligenza artificiale che si concentra sulla costruzione di modelli che possono apprendere automaticamente dai dati: una volta introdotto su internet, ChatGPT è infatti costantemente a migliorarsi e ad apprendere per diventare un modello più preciso possibile grazie anche all’interazione dei numerosi utenti che lo stanno sperimentando e che stanno contribuendo al suo perfezionamento.
Dal 2019 ad oggi, il chatbot di OpenAi ha fatto numerosi progressi e adesso rappresenta un prodotto completo per essere venduto alle imprese che desiderano sfruttare le sue capacità in maniera ottimale.
Sempre Microsoft è infatti intenzionato con ChatGPT ad aiutare il suo motore di ricerca Bing a competere finalmente con Google e anche ad implementare questa tecnologia nei diversi prodotti software core business dell’azienda.
Alla notizia, Google ha deciso di rispondere con Sparrow, il nuovo software AI che sarà il diretto concorrente di Chat GPT. Il progetto non è ancora stato rilasciato, ma si prospetta che una versione di prova del chatbot verrà rilasciata nella primavera del 2023.
Tommaso Maiorca – Agenzia Stampa Italia