(ASI) Milano - "Gli squilibri del commercio internazionale che hanno provocato come risposta i dazi di Trump sono stati da noi denunciati in tempi non sospetti. Le cause sono le politiche globaliste impostate da Clinton in poi, l'entrata della Cina nel circuito del commercio normale senza protezioni e la moneta unica europea congegnata per favorire le esportazioni tedesche.
Per minimizzare la risposta americana, che era inevitabile, l'Italia dovrebbe trattare da sola e convincere gli Stati Uniti che i nostri prodotti, a partire dall'agroalimentare e dall'abbigliamento non sono in competizione con l'industria pesante USA. In cambio potremmo acquistare servizi americani che peraltro ci servono come Starlink. Trattare insieme alla UE invece è dannoso perché ci avvicinerebbe a una delle cause dello squilibrio ovvero la Germania. Non per niente la Gran Bretagna, fuori dalla UE, è gravata da dazi pari alla metà di quelli europei". Così in una nota il senatore della lega Claudio Borghi, ai microfoni di Radio Libertà, intervistato dal direttore Giovanni Sallusti.