(ASI) "Sabato 5 aprile alle ore 15 intervengo dal palco in Piazza della Scala a Milano nella manifestazione contro il riarmo voluto dall’Unione Europea dei pazzi guerrafondai mentre la società, dalla sanità al sociale e al crollo di natalità va verso il collasso.
Non facciamo nuovi debiti per le armi ma per curare gli italiani. Vi è in corso una pericolosa campagna guerrafondaia in questi tempi che solo il popolo potrà fermare, rompendo questo circolo vizioso che vuole farci apparire il riarmo come necessario per far fronte ad un nemico che non è nemmeno nemico del nostro Paese. In economia di guerra la Russia ha speso per la difesa 145 miliardi nel 2024 mentre l’UE con il Regno Unito 458 miliardi (fonte. Intenational Insitute for Strategic Studies). Oggi ne vogliamo aggiungere altri 800! Dobbiamo fare una guerra? Contro chi? Per questo da anni si diffonde odio, disinformazione e russofobia.
Alla Von der Leyen che sostiene che l’investimento in armi farà bene all’economia italiana rispondo che i 140 carri armati commissionati all’alleanza Rheinmetall-Leonardo valgono come formare 60mila nuovi medici, specializzazione comprese, nei prossimi 15 anni. Ben sapendo che l’investimento in salute fa bene anche all’economia: ogni euro di risorse pubbliche nella sanità ne genera quasi il doppio, come dimostra il Censis. L’idea che l’industria militare sia una trave portante del sistema economico e occupazionale è solo un mito, sfatato dai dati ufficiali del settore. Negli ultimi dieci anni ciò che è aumentato è solo il fatturato – e i profitti, lievitati del 773% – mentre gli occupati sono calati del 16%”.
Tradotto in pratica: abbiamo speso 15 miliardi per i cacciabombardieri F35 (e altri 7 miliardi questo governo ha ulteriormente stanziato) ma dei 15mila posti di lavoro annunciati non ne abbiamo visti nemmeno un decimo. Basta!
Creiamo imprese di qualità coinvolgendo i giovani superando assistenzialismo e precariato, salviamo un sistema sociale e sanitario, che è in forte difficoltà e non costruiamo inutili carri armati per difendere da attacchi e invasioni che non esistono se non quella quotidiana e silenziosa dell’immigrazione clandestina che non siamo nemmeno in grado di arrestare!" Così in una nota Stefano Valdegamberi consigliere regionale del Veneto.