(ASI) Primo bilancio in Umbria del progetto di “Alfabetizzazione Motoria” nelle scuole primarie, grazie all’impegno di Coni Umbria, Comitati provinciali di Perugia e Terni,
Ufficio Scolastico Regionale e Cip Umbria: nel periodo 2011-2012 sono stati 37 i plessi scolastici interessati, 270 il totale delle classi coinvolte, 5.341gli alunni interessanti.
Valentino Conti: “Numeri che fanno ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo finale di una corretta educazione motoria e di promozione della cultura dello sport”
PERUGIA – Con l’obiettivo di migliorare le competenze motorie e gli stili di vita degli alunni della scuola primaria, attuando e portando a regime un corretto ed uniforme programma di educazione motoria, va avanti con successo anche in Umbria il progetto di Alfabetizzazione Motoria.
Nato da un accordo Coni-Ministero della Pubblica Istruzione, con l’apporto del Comitato Paralimpico, l’iniziativa si è avviata attraverso un progetto pilota messo in atto in tutto il territorio nazionale a partire dal febbraio 2010 fino a giugno 2010, per poi passare alla definitiva attuazione nel triennio 2010-2013.
Il progetto pilota, arrivato dopo l’esperienza del “Giocosport”, ha definito un programma base di alfabetizzazione motoria che si sta ora realizzando in tutte le classi della scuola primaria. Grazie a questo programma l’insegnante titolare è affiancato da un consulente esperto, laureato in Scienze Motorie o diplomato Isef, per supportare gli alunni allo sviluppo delle competenze motorie, nel rispetto delle indicazioni ministeriali del curricolo scolastico.
Per quanto riguarda il periodo 2011-2012 si può ora stilare, in Umbria, un bilancio con i primi risultati del progetto definitivo: 27 gli Istituti Scolastici coinvolti (19 a Perugia e 8 a Terni) con il coinvolgimento di 27 consulenti esperti, 37 i plessi scolastici interessati (28 a Perugia e 9 a Terni), 270 il totale delle classi coinvolte (190 a Perugia e 80 a Terni), 5.341 gli alunni partecipanti (3.655 a Perugia e 1.686 a Terni) con il 20% di alunni per classe, ed infine 8.010 le ore di lezione svolte (5.640 a Perugia e 2.370 a Terni).
Soddisfatto di questi primi risultati, nei numeri ma non solo, il presidente del Coni Umbria: “Questi dati – afferma Valentino Conti – fanno ben sperare per il raggiungimento dell’obiettivo finale di una sempre più corretta educazione motoria e di promozione della cultura dello sport. Infatti, grazie al progetto da rilevare ci sono sostanziali miglioramenti delle capacità motorie dei bambini, oltre a un riscontro altamente positivo da parte delle famiglie e degli operatori scolastici coinvolti”.
Prosegue dunque l’impegno del Coni Umbria e dei Comitati provinciali di Perugia e Terni nella promozione dell’attività motoria e sportiva per tutti i cittadini e in tutte le fasce di età attraverso un’azione forte riservata alle nuove generazioni e finalizzata prevalentemente all’ambito scolastico.
In generale, su questo tema della diffusione della pratica sportiva, il Coni Umbria e i Comitati provinciali sono stati negli ultimi anni all’avanguardia, realizzando azioni concrete per favorire una maggiore promozione dell’attività motoria.
“In questa direzione – sottolinea il presidente Conti – proseguiremo con l’attuazione sul territorio degli atti di intesa tra Coni, Regione ed Enti locali per il raggiungimento di specifici obiettivi, anche oltre quello dell’alfabetizzazione motoria, in collaborazione con Federazioni, Discipline sportive associate, istituzioni, aziende del territorio, e in particolare con gli enti di promozione sportiva, al fine non solo di promuovere l’attività sportiva nei giovani e nella popolazione umbra in generale, ma anche per indirizzare a stili di vita sani volti a ridurre la sedentarietà e a prevenire malattie e comportamenti potenzialmente nocivi alla salute. Con particolare riguardo a quelle fasce che presentano i maggiori rischi comportamentali”.
“Lo scopo – aggiunge Conti – è quello di aumentare la cultura sportiva sul territorio eliminando il 40% di sedentari nella popolazione, secondo i dati allarmanti provenienti dalla comunità scientifica. Un compito che stiamo assolvendo cercando di darci delle linee guida e delle priorità, formulando proposte motorie operative”.