(ASI) Perugia –Se si attraversa via Baglioni, parallela al corso di Perugia, si erge la scritta “Merlini”, uno dei negozi storici e più belli del centro un tempo gioielleria ora solo pelletteria e passando per via Mazzini si vede un’altra insegna con lo stesso nome. Giampietro Merlini è stato uno di quei commercianti che hanno reso grande la città di Perugia insieme ai vari Spagnoli, Servadio, Andrei, Fagioli che facevano parte di una generazione emblema dell’ingegno e dell’intelligenza di una Perugia di buon gusto e di elite.
Purtroppo le cose sono cambiate molto, la crisi si fa sentire, il centro è sempre più deserto e i commercianti sono in grande difficoltà. Ma i grandi uomini sono quelli che si creano dal nulla e passano i momenti di crisi. Giampietro Merlini, per esempio, era un uomo che ha vissuto la guerra e dopo una gioventù come promessa del Perugia calcio, ha costruito passo passo un negozio, anzi due, simbolo di eccellenza e raffinatezza, che ha lasciato ai suoi figli Donatella e Simone, che memori dell’insegnamento del padre si dedicano ai vari clienti con la stessa gentilezza e cortesia. Merlini si è spento all’età di 87 anni il 18 dicembre, non soffrendo e andandosene ancora una volta con la sua giovialità, il suo stile, lasciando un indelebile ricordo ai familiari e ai suoi amici, che probabilmente se lo immaginano fare ancora incredibili viaggi e a vivere intensamente come quel grande uomo pieno di vita che è stato. Perugia lascia così un’altra pietra miliare della sua storia, ma non deve dimenticare, ma anzi tenere sempre impresso, lo spirito che ha permesso a Giampietro e a quei ragazzi della Seconda Guerra Mondiale di rendere il capoluogo umbro un polo di eccellenza
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