La redazione di Agenzia Stampa Italia lo ha raggiunto per rivolgergli qualche domanda all’inizio della stagione.
Kovac, ci dica, quali sono le sensazioni all’inizio della nuova stagione agonistica?
Ogni inizio è difficile, specialmente con questo caldo. Stiamo andando comunque molto bene, i ragazzi rispondono a tutte le mie esigenze e poi vedremo con il passare delle settimane.
Per lei la Serie A1 è in un certo senso un ritorno - infatti ha giocato per molti anni nella massima serie – ma anche un esordio come allenatore. Che effetto le fa?
La Serie A1 è il massimo per un allenatore. Sono molto felice di essere arrivato fin qui ma non voglio fermarmi.
Lo staff tecnico che la circonda è lo stesso della scorsa stagione, squadra che vince non si cambia…
Sicuramente! Ho avuto la fortuna di avere dei collaboratori veramente bravi e di qualità, sono stati fondamentali nel lavoro che ho fatto con i giocatori. Tutti insieme, giocatori compresi - perché senza buoni giocatori non si va da nessuno parte-, abbiamo fatto un buon risultato. Persino un grandissimo risultato.
Il campionato inizierà il 7 ottobre 2012, c’è ancora del tempo per prepararsi al meglio, come si sta svolgendo la preparazione e sono previste delle amichevoli in questo periodo per i Block Devils?
Fino all’8 settembre saremo qui al Pala Evangelisti e cercheremo di conoscerci meglio. Dopo di che avremo una prima amichevole contro Ravenna (squadra che disputerà il prossimo campionato di Serie A1, n.d.r.), poi andremo in Polonia per partecipare ad un torneo internazionale al quale siamo stati invitati dalla squadra del PGE Skra Belchatow, vice campione d’Europa. Per noi è un onore essere stati invitati e ci saranno squadre di ottimo livello (disputeranno il quadrangolare i padroni di casa del PGE Skra Belchatow, i tedeschi del SCC Berlin e la compagine degli United Arab Emirates Volleyball Team, n.d.r.)
Il 19 settembre invece giocheremo contro la Lube Macerata (vincitrice dello scorso campionato, n.d.r) e poi vedremo se ci sarà spazio per altre partite.
Parlando della squadra, ci sono pallavolisti di assoluto livello nazionale e internazionale, e il capitano sarà ancora Goran Vujevic, come pensa di mescolare e amalgamare i ‘vecchi’ block con i ‘nuovi’?
Abbiamo cercato di costruire una squadra abbastanza giovane con qualche elemento di maggiore esperienza. Sono molto contento che Vujevic sia ancora con noi, lo scorso anno è stato in grado di fare la differenza e anche in questa stagione sono certo saprà essere fondamentale. La società ha scelto di acquistare giocatori giovani ma molto interessanti con i quali il Presidente Sirci ha voluto siglare un contratto a lunga scadenza, sono sicuro che nel tempo sapranno dimostrare la loro classe.
Un investimento per la Sir Safety?
Sicuramente.
Oltre ai classici fondamentali lei vuole insegnare ai suoi giocatori una certa ‘mentalità’, in poche parole di cosa si tratta?
A me piace vincere, a chi non piace?! Come già fatto l’anno scorso cercherò con i ragazzi di provare vincere ogni partita. Forse non sarà sempre possibile ma cercheremo e sono convinto che così miglioreremo tantissimo.
Quest’estate si sono disputate le Olimpiadi, la nazionale italiana si è classificata terza e il libero Andrea Giovi è uno dei Block. Coach Kovac, ha seguito il torneo e come le è sembrato?
Sì sì, l’ho seguito. In Serbia ho fatto anche il commentatore dopo le partite della mia nazionale che purtroppo non è andata molto bene. Seguivo con interesse le nazionali sia di Giovi, sia di Schwarz, che di Edgar – i Block reduci dalle Olimpiadi non si sono ancora uniti al gruppo ma li raggiungeranno presto -, volevo vedere come giocano, e devo dire che sono stato molto soddisfatto di quello che ho visto. Ad Andrea Giovi vanno tutti i miei complimenti per quello che ha fatto e per la medaglia che ha conquistato.
I complimenti vanno anche a lei che è stato medaglia d’oro nel 2000 a Sydney con la Jugoslavia, e proprio la sua nazionale sconfisse per 3-0 gli azzurri in semifinale, ricorda quella partita?
Le Olimpiadi non si dimenticano mai. Io ho avuto la fortuna di giocarne due e vincere due medaglie (oro Sydney 2000, bronzo Atlanta 1996), così come Vujevic. Quindi posso dire che i Block sono abbastanza ‘medagliati’. Poi ora c’è anche Giovi, ma diciamo che ora contano solo le medaglie fresche, più nuove. Da Giovi tutti ci aspettiamo il massimo.
Tornando a parlare della stagione di A1 c’è una formazione base dalla quale pensa di partire?
Dipenderà dal campo. Sicuramente ci saranno cambiamenti e diverse formazioni che proporrò durante il campionato. Come abbiamo già fatto l’anno scorso le nostre vittorie sono state costruite durante la settimana.
Dove può promettere di arrivare questa Sir Safety, ha già in mente un obiettivo, una casellina da occupare nella classifica?
Queste sono previsioni molto difficili. Se possibile vinceremo sempre, ma la Serie A1 è un’altra categoria e saremo contenti per ogni vittoria raggiunta.
Grazie coach, in bocca al lupo
Crepi il lupo.
Chiara Scardazza-Agenzia Stampa Italia
Foto: Fabio Arcangeli