/ASI) Mugello – “Stessa storia, stesso posto, stesso bar” cantava Max Pezzali negli anni ’90. Non siamo al bar, ma al Mugello e, anche qui, è sempre la stessa storia. Sempre lo stesso posto, il primo, firmato sempre e solo dall’inarrestabile e imprendibile Marc Márquez.
Gli anni passano e Marc racconta la sua storia, quello di un fenomeno che, nella Sprint di oggi, dopo una partenza accidentata per problemi con il launch control, prosegue la sua corsa e, dopo quattro giri, raggiunge il primo posto. “Alla partenza ho perso molte posizioni – ha affermato Marc- però abbiamo dimostrato di poter recuperare. Sicuramente non era l’obiettivo principale vincere, ma quello di ottenere punti, però alla fine abbiamo regalato anche un bello show ai nostri appassionati ed è stato bello anche rimontare”.
Questo primo posto in molti, soprattutto al Mugello, avrebbero voluto vederlo occupare da Pecco Bagnaia. Ma anche oggi si è visto un Pecco che ancora questa confidenza con il davanti proprio non la trova e basta osservare i suoi occhi per cogliere l’amarezza di chi quel primo posto lo avrebbe desiderato. Di chi, ormai da mesi, deve sopportare su di sé il fardello dell’uomo Márquez, che non sbaglia un colpo, che aggredisce ogni curva di qualsiasi pista gli capiti a tiro. Di un Marc che ha un manico tale da poter trasformare una zucca in una moto veloce e prestante. Quasi un incantesimo, o un incubo, dal quale sembra difficile Pecco possa al momento liberarsi. Non solo dallo sguardo, ma anche dal tono di voce e dalle dichiarazioni rilasciate da Bagnaia ai microfoni di Sky, questa amarezza si percepisce ed è tangibile, inutile negarlo. Come ogni guerriero che si rispetti, però, Pecco non mollerà: “Mi sento amareggiato, avrei voluto lottare per la vittoria e dare un po’ di più davanti a questa fantastica platea di spettatori - ha sostenuto Bagnaia - però in questa stagione non riesco a fare quel che vorrei sulla moto. È un po’ un peccato però cercherò di lavorare duramente per progredire, migliorare e fornire informazioni in vista di domani”.
Ma ogni medaglia ha il suo rovescio: da un lato c’è che chi si rammarica e dall’altro c’è chi è soddisfatto. E soddisfatta della Sprint di oggi può dirsi la Ducati con un podio tutto a suo favore. Se Francesco Bagnaia è arrivato terzo, il secondo posto è occupato da Alex Márquez, che, nella gara a undici giri, ha fatto una prestazione brillante e ha dichiarato: “Ho avuto un po’ di problemi a gestire il posteriore, poi ho tenuto sotto controllo la pressione dello pneumatico anteriore. È andata bene. È stato bello lottare in tre appaiati alla prima curva. Ho spinto forse un po’ troppo e in queste condizioni bisogna stare molto attenti alla gestione degli pneumatici. Sono molto contento di come è andata questa Sprint race. Domani ci sarà quella lunga e vediamo di fare meglio”.
Cosa è accaduto dopo i tre vincitori in questa gara?
La partenza è stata catastrofica per Binder che, nel contatto con Di Giannantonio, scivola al primo giro portando con sé a terra anche Zarco. Fine della corsa, che si può dire quasi mai iniziata, anche per Acosta, che cade al secondo giro.
Gara difficile anche per Quartararo che, a seguito della sua caduta durante le prove di ieri, ha affrontato il circuito del Mugello con la spalla sinistra lussata, riportando a casa la decima posizione.
Ottima gara invece per Bezzecchi, che si potrebbe definire ormai il mago dei sorpassi e delle rimonte. Partito decimo in griglia, ha chiuso sesto, pur vedendo staccarsi dalla sua Aprilia le due ali della moto, a seguito di un contatto con Acosta al primo giro.
Gli altri piloti? Quarto posto per Viñales, seguito dal trio dei piloti italiani Fabio Di Giannantonio, Marco Bezzecchi e Franco Morbidelli. Ottavo e nono posto per Raul Fernández e Fermín Aldeguer.
Undicesima posizione per Enea Bastianini che ha dietro di lui, nell’ordine, Ogura, Oliveira, Mir, Nakagami, Miller, Savadori, Rins e Chantra.
Benedetta Orsini Federici - Agenzia Stampa Italia
*Immagine realizzata con AI Gemini.