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(ASI) Castel Rigone - Martina Franca  0-0

Castel Rigone (4-3-1-2):Franzese 7; Santarelli 7,Sbaraglia 6,5,Moracci 6,5, Petterini 6,5 (dal 26’ s.t.Mattelli); Montanari 6,5,Vicedomini 6,5,Ubaldi 6 (dal 20’ s.t. Agostinelli s.v.); Coresi 6 (dal 37’ s.t. Di Paola s.v.);Cappai 6,Tanchitella 6; A disposizione: Zucconi,Gimmelli, Bontà,Liurni. All. Marco Di Loreto.

Martina Franca ( 4-3-3): Leuci 7; Dispoto 6,5, Salustri 6, Gai 6, Zammuto 6, Salvatori 6, Ilari 6,5, Di Lauri 6,5, Belleri 6,5 (dal 37’ s.t. Aperi s.v.), Petrilli 6,5 ,Provenzano 6(dal 26’s.t. Rocchi 7). A disposizione: Modesti, Nucera, Nonni,Memolla,Belli. All. Riccardo Bocchini.

Arbitro:Pasquale Cangiano di Napoli. Assistenti: Stazi di Ciampino e Menicacci di Viterbo. Note. Amminiti: Ubaldi, Coresi, Di Lauri. Spettatori circa 2000. Recupero , Calci d’angolo 8-4 (4-1) per il Castel Rigone. Recuperi 1’ e 3’.

C’è mancato solo il gol , che come si sa nel calcio non è però un banale dettaglio, per festeggiare alla grande il  debutto del Castel Rigone, come matricola, nel nuovo campionato professionistico. La prima volta nella storia del club. Un pareggio che però è sostanzialmente giusto considerato che entrambe le squadre si sono battute per vincere ed entrambe hanno avuto più di una occasione per passare in vantaggio. Alla fine, seppure non mancano ampi margini per recriminare sul risultato, tutti  contenti, o quasi, perché sono tanti i motivi per essere soddisfatti. Prima di tutto per lo stadio, bello, in ordine e senza transenne, ma con le siepi, poi il pubblico educato, più da concerto che da spalti destinati al dio pallone, con tante donne e bambini. Una “prima” che ha reso felice il presidente del Castel Rigone  Brunello Cucinelli e la Lega Pro, rappresentata, per l’occasione, dal direttore generale Francesco Ghirelli.  Far play, naturalmente, pure in campo anche se la gara è stata incerta e combattuta. Ha cominciato a spron battuto il Castel Rigone che ha cercato di dare subito una svolta alla partita con un ritmo sostenuto per conquistare i primi punti dopo la sconfitta a Chieti. Marco Di Loreto, il tecnico della squadra umbra, dispone i suoi uomini con un 4-3-1-2 che prevede anche un continuo inserimento sulle fasce dei due esterni difensivi, Santarelli a destra e Petterini a sinistra. Non è infatti un caso che la prima buona occasione capita al 6’ proprio a Santarelli, risultato uno dei migliori, che spintosi all’attacco manda la palla a pochi centimetri dall’incrocio dei pali della porta difesa da Leuci. Altra buona opportunità al 24’ per Montanari che impegna seriamente il portiere della squadra pugliese. I padroni di casa tengono bene il campo, sono manovrieri e volenterosi, seppure poco lucidi nel momento di concludere, mentre gli ospiti si limitano a contenere le sfuriate dei bianco blu, ma quando si spingono in attacco, sanno essere assai pericolosi, tanto che al 38’ Petrilli colpisce anche la traversa. Insomma il Castel Rigone tiene il bandolo della matassa, ma il Martina Franca è quasi sempre insidioso e pronto a replicare. All’inizio del secondo tempo Di Loreto fa retrocedere a centrocampo Coresi, che fino a quel  momento aveva fatto il trequartista, e incarica di agire dietro alle due punte Ubaldi. Il gioco non migliora di molto nel senso che le occasioni si creano anche nella seconda parte della gara ma nel momento di concludere c’è sempre un’ indecisione, un passaggio di troppo o la mira sbagliata a neutralizzare le offensive dei giocatori di casa. Poi ci sono i soliti cambi che non modificano l’andamento di una partita che ormai sembra destinata al un nulla di fatto. L’ultimo sussulto lo dà il Martina Franca con Rocchi, entrato qualche minuto prima a sostituire Provenzano, al 28’ e c’è voluta tutta la bravura del portiere Franzese per respingere il bolide dell’attaccante. Finisce così con un salomonico 0-0, con le strette di mano e le pacche sulle spalle una gara vivace e  combattuta.

 

Fortunato Vinci – Agenzia Stampa Italia

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