In una settimana europea non del tutto soddisfacente per il mondo calcistico italiano, l'Inter degli stranieri è riuscita nella satirica impresa di non emulare Roma e Milan (sconfitte martedi sera rispettivamente da Basilea e Real Madrid), superando con il punteggio di 4-3 un Tottenham rimasto per quasi tutto il match in inferiorità numerica.
La formazione di Benitez, in vantaggio 4-0 a fine primo tempo, ha erratamente considerato finita una partita riaperta dall'intraprendenza e dall'incredibile velocità del nazionale gallese Gareth Bale, autore della tripletta che ha surriscaldato il popolo inglese insorto numeroso al sempre suggestivo "Meazza" di Milano. Insomma, è stata una sfida diverte e ben amministrata dai padroni di casa nella prima frazione; la ripresa ha dato risalto all'orgoglio ferito londinese, colpito duramente in precendenza a suon di gol. Il successo odierno ha permesso ai nerazzurri di catapultarsi al primo posto solitario in classifica con sette punti all'attivo. Dopo tre gare disputate, la qualificazione e la prima posizione nel girone A non sembrano essere un problema, considerando, tra l'altro, il non entusiasmante pareggio fra Twente e Werder Brema, le altre due avversarie del gruppo europeo.
FORMAZIONI - Sono tante le assenze da una parte e dall'altra. Gli anglosassoni devono fare a meno di Rafael Van der Vaart, squalificato. Redknapp sceglie fin dall'inzio Crouch unica punta, lasciando in panchina il veterano Robbie Keane e il russo Pavlyuchenko, finora il miglior realizzatore della sua squadra. L'Inter non può contare sull'appoggio degli indisponibili Thiago Motta e Diego Milito. Benitez, da parte sua, non può fare a meno del bomber Eto'o, supportato dagli ormai soliti Coutinho e Biabiany. Arbitra lo sloveno Damir Skomina.
PARTITA - In casa nerazzurra la voglia di vincere è davvero tanta. Al secondo minuto di gioco Zanetti, sfruttando egregiamente un assist geniale firmato Samuel Eto'o, porta in vantaggio il team guidato dall'iberico Benitez. La partenza dei lombardi è scoppiettante; gli ospiti non ingranano e subiscono altre due reti nel giro di pochi minuti. Eto'o non sbaglia un calcio di rigore fischiato per un folle fallaccio commesso da Gomes, espulso nella circostanza, ai danni dell'interessante giovane Biabany. L'Inter, con l'uomo in più e con due gol di vantaggio, gestisce il match facendo largo uso del 'lumen naturale', osannato ininterrottamente dai filosofi razionalisti, ed in primis ammirato dall'immortale Socrate, padre della razionalità e della civiltà europea. Il 3-0 è frutto di un'invenzione del serbo Dejan Stankovic, abile nel chiudere in bellezza una travolgente azione offensiva nerazzurra. Al minuto numero 34, Eto'o realizza il gol del poker, confermando di essere il leader principale della squadra capitanata dall'autore dell'1-0. Il primo tempo si chiude senza altre emozioni. La storia della partita sembra essere finita ed invece, quando meno te l'aspetti, esce dal cilindro magico una giovane stella nata nella capitale gallese, Cardiff. Trattasi del ventunenne Gareth Bale, attore protagonista del match nei secondi 45 minuti. Le sue tre marcature, tutte simili fra di loro, fanno sognare i circa quattromila sostenitori provenienti dall'England. Il sogno, nonostante la tenacia mostrata dagli 'Spurs' nel finale, non diviene realtà. L'Inter conquista l'intera posta in palio, evitando un macabro suicidio impossibile da immaginare.