(ASI) Si chiama Amazon GO, la nuova rivoluzione digitale targata Jeffrey Preston Bezos, presidente e amministratore delegato di Amazon.com, Inc., la più grande società di commercio elettronico al mondo.
Una rivoluzione che prende spunto dal passato, infatti Amazon da negozio virtuale si trasforma in negozio fisico con intelligenza artificiale. Niente casse nè cassiere ma occhi elettronici e macchine learning, nel nuovo concept aziendale di Amazon.
Amazon GO nasce dopo 5 anni di sperimentazioni e test specifici. Si tratta del primo punto vendita fisico dove fare la spesa. Facile, comodo, veloce e sicuro; rispecchia i canoni del consumo online dell’utente Amazon.
In Amazon GO basta entrare in negozio, prendere dagli scaffali ciò che si desidera senza fare la fila; gli acquisti verranno automaticamente addebitati sul conto personale Amazon.
Per accedere al negozio è però necessario identificarsi esibendo a un apposito lettore lo smartphone con il codice personale generato dalla App di Amazon GO. Da quel momento un sofisticato sistema di telecamere che copre l’intera area del negozio lo seguirà nel suo percorso tra gli scaffali.
Gli occhi elettronici che seguono l’acquirente sono centinaia e utilizzano sia telecamere convenzionali che altre ad alta definizione. Le immagini raccolte dalle telecamere vengono inviate in tempo reale a un software dedicato al riconoscimento, basato sull'intelligenza artificiale, che è in grado di distinguere le diverse persone presenti nel negozio e osservare che cosa prelevano dagli scaffali.
Gli scaffali, sono dotati di sensori di peso integrati con tutto il sistema che riescono a determinare senza alcun errore che cosa viene prelevato dall’acquirente.
I test effettuati prima dell'apertura sono andati avanti per diverso tempo con una durata annuale oltre alla sperimentazione degli ingegneri sul negozio fisico.
Durante i test il negozio è stato aperto in via sperimentale soltanto per i dipendenti Amazon. Tra i problemi riscontrati ci sono stati i bambini dei figli dei dipendenti Amazon che prendevano prodotti e li rimettevano su uno scaffale diverso e le persone con aspetto simile che facevano acquisti contemporaneamente nello stesso momento.
Dopo aver aggiustato questi piccoli difetti, il 22 gennaio è stato inaugurato il primo punto vendita proprio nel headquarter di Amazon a Seattle.
Un procedimento sicuramente facile da descrivere, ma molto difficile da mettere in pratica, come hanno rivelato gli ingegneri Amazon che hanno lavorato al progetto.
Riuscire ad individuare con precisione il numero e la tipologia di oggetti acquistati è un’operazione complessa, in quanto la procedura di acquisto in negozio non è sempre lineare. “Pensavamo originariamente che avremmo dovuto aprire al pubblico per ottenere il traffico necessario. Il traffico di clienti ci serve ad educare i nostri algoritmi in modo che possano imparare varie cose sull’assortimento e il comportamento dei clienti”, dichiara Dilip Kumar, responsabile tecnologico di Amazon GO. “In realtà la risposta da parte dei dipendenti Amazon è stata superiore alle aspettative, quindi non c’è stato alcun bisogno di affrettare i tempi, e siamo stati in grado di imparare quel che ci serviva con il solo programma Beta di Amazon”.
Amazon ha saputo integrare perfettamente la tecnologia dell’online con le esigenze tradizionali del consumatore, un binomio che rappresenta il commercio del futuro in un’epoca ormai in continua e inarrestabile evoluzione tecnologica.
Edoardo Desiderio – Agenzia Stampa Italia