(ASI) Buenos Aires – Il Governatore del Veneto Luca Zaia, chiama a raccolta i nostri connazionali residenti in Sud America, mobilitandoli per il quesito referendario sulla Costituzione che si terrà il 4 dicembre.
L’obiettivo è coinvolgere i veneti (e non) iscritti all’anagrafe estera, per renderli fondamentali nella scelta. I sondaggi parlano chiaramente: in questo momento, il no alla modifica gode di perfetta parità sul sì, ed i voti esteri sarebbero determinanti. Ideati nel 2006 dal defunto Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, ex Missino che ha ottenuto una modifica apposita della costituzione per questo scopo, i voti delle circoscrizioni estere risultarono determinanti per le elezioni politiche di dieci anni fa.Luca Zaia, comprendendo l’importanza dei medesimi, è partito per un viaggio in Sud America, sia per convincere i nostri connazionali ad esprimersi negativamente nei confronti del referendum del Governo Renzi, sia per riscoprire le radici venete trapiantate oltreoceano.
Dapprima, ha fatto visita alla sede dell’Associazione Bellunesi nel Mondo di Buenos Aires. Il primo degli abbracci ai nostri fratelli emigrati in Sudamerica, è stato seguito dal pranzo con la Comunità Veneta nel Circulo Recreativo la Trevisana di Buenos Aires. Dal profilo Faceook del Governatore, apprendiamo che è stata “Ottima la carne alla griglia argentina, tanto calore e i ricordi della gente che fu costretta a lasciare la terra Veneta”. A seguire la riunione col CAVA, comitato dei Veneti in Argentina dopo l'incontro conviviale con tutti i consultori veneti dei vari stati del Paese sudamericano. Ed lì, il Governatore pronuncia un fervido discorso: “Io vengo da una famiglia dove mia nonna, dopo 11 figli, pensando fossero pochi, ne ha adottati altri 6, e sono cresciuto con i racconti strazianti di mia madre, ultima dei 17 fratelli, che ancora piange quando ricorda i miei due zii, di 18 e 19 anni, che non volevano lasciare la loro terra e andare in Argentina e il giorno della partenza, il più piccolo dei due, rimaneva aggrappato agli stipiti della porta per non abbandonare i suoi cari.. Ecco, io vi ringrazio perché a questi fratelli più piccoli non avete mai fatto mancare un pasto a tavola al vostro fianco. E dico GRAZIE a tutti i Veneti perché non sono andati in giro per il mondo a riempire la patrie galere, ma ad onorare le proprie origini lavorando e rispettando le leggi. E' per questo che come governatore mi gonfio il petto di orgoglio per Voi! Sapete che in Italia il 4 dicembre ci sarà un referendum, io oggi non voglio parlarvi di politica, ma vi dico che noi sosteniamo il NO per un motivo molto semplice: questa modifica della Costituzione toglierà tutte le autonomie alle Regioni, e il nostro Veneto, primo in Italia per Sanità, conti in ordine e buona gestione non deve retrocedere! Lo dobbiamo ai nostri cittadini , e a Voi, perché possiate essere sempre fieri del vostro Veneto”.
Perché il Governatore Zaia indica la strada del no, opponendosi alla riforma costituzionale Boschi – Renzi? Egli crede che uno Stato moderno non possa che essere autonomista e federalista escludendo l’idea centralista che gestisca tutto allo stesso modo. La riforma del PD, secondo il Governatore, sarebbe pervasa da una visione Roma – centrica, dove le Regioni godranno sempre meno competenze, e le decisioni saranno prese in oscure stanze dei palazzi romani.
Luca Zaia è sempre stato vicino al popolo, e questa volta ha scelto l’Argentina. Anche Oltreoceano si spera possano capire che il futuro dell’Italia non si concentra in un referendum, ma lottando per il proprio Paese, anche a migliaia di chilometri di distanza.
Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia
Foto: immagini del profilo Facebook del Governatore
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