(ASI) E' iniziato lo spoglio delle schede elettorali nella Repubblica Islamica dell'Iran. Ricordiamo che ieri il voto era stato esteso a più riprese a causa della massiccia affluenza alle urne avuta durante tutta la tornata elettorale ( si votava dalle ore 8 alle 18). Le elezioni hanno riguardato il rinnovo di due istituzioni iraniane:
il Parlamento (con 290 eletti) e gi 88 dell'Assemblea degli Esperti Dei circa 55 milioni di iraniani aventi diritto al voto, secondo le indicazioni fornite dal Ministro degli Interni iraniano Abdolreza Rahmani-Fazli risulterebbe che ha votato oltre il 70% degli elettori. Da ricordare che per i 290 posti in Parlamento erano in competizione 4.844 candidati, di cui 500 donne. Invece erano 159 gli aspiranti per gli 88 posti dell'Assemblea degli Esperti. Gli eletti dell'Assemblea degli Esperti rimarranno in carica otto anni, mentre i parlamentari quattro. I primi risultati saranno diffusi a partire da oggi, sabato 27 febbraio. Il Ministero dell'Interno iraniano ha riferito che in primo luogo verranno scrutinate prima le schede relative alla Assemblea degli Esperti e poi quelle delle elezioni del Parlamento.
Elezioni iraniane e le parti in gioco
Nelle loro campagne elettorali, i candidati si sono confrontati su temi economici, tra cui la disoccupazione, la crescita economica e di come superare la recessione causata soprattutto dalle sanzioni. Il tasso di disoccupazione ufficiale è al 10% e l'inflazione si aggira intorno al 15 %.
I membri del Parlamento generalmente si dividono in due blocchi principali, coloro che sostengono un programma riformista e coloro che si definiscono conservatori.
I riformisti sono in lizza e la loro guida è Mohammed Reza Aref, un ex vice presidente. Mentre il leader del principale raggruppamento conservatore è Gholamali Hadad Adel, ex presidente del Parlamento.
Ogni nuova normativa deve passare attraverso il Parlamento; di conseguenza, le elezioni sono importanti per il Presidente Rouhani, che ha avuto l'abilità ed il merito di aver fatto un buon accordo sul nucleare con le potenze occidentali , di aver fatto togliere le sanzioni. e l'isolamento internazionale al Paese. Successi politici che spera siano utili per avere sostegno dal nuovo Parlamento per portare anche l'economia fuori dalla crisi. Infatti, a gennaio Rouhani ha guidato una delegazione di 120 commercianti ed una delegazione di alto rango in Europa (Italia e Francia) ed ha concluso una serie di intese commerciali del valore di circa 40 miliardi di dollari.
Tuttavia, i critici del governo sono preoccupati, primo fra tutti il conservatore Hadad Adel che ha dichiarato:"Siamo preoccupati per le numerose aziende (occidentali) che sono costantemente in viaggio verso l'Iran dopo l'accordo nucleare. Lo siamo perché l'Iran non dovrebbe trasformarsi solo in un mercato per i beni di consumo delle realtà straniere". Perciò dall'esito della consultazione elettorale si comprenderanno meglio non solo gli equilibri politici in seno al Parlamento , ma anche l'indirizzo delle strategie future della Repubblica Islamica.
Niger September - Agenzia Stampa Italia
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