(ASI) Invidiosi degli sceicchi che investono all'estero e trasformano squadre come il Manchester City e il PSG in superpotenze del calcio? Facendo attenzione, un magnate ce l'abbiamo anche noi in Italia, e non è straniero bensì italiano.
Essendo uno dei pochi italiani ad avere ottenuto anche la cittadinanza di una nazione africana , Gabriele Volpi è il nigeriano più facoltoso d'Italia. Per molti è considerato un ricco imprenditore che ama lavorare e passare inosservato, non rilascia volentieri interviste, non fa vita mondana e soprattutto non fa sfoggio della sua ricchezza. In Italia non ha nessuna proprietà, tutto è in mano al trust di famiglia, lo Stichting Sociale Sport, con sede in Olanda. La sua attività in Nigeria inizia nella seconda metà degli anni 70, nel 1981 entra nel mondo degli affari del petrolio con la sua azienda "Intels". Quest'ultima ha un fatturato di 1,4 miliardi di dollari l'anno, fino a un paio di anni fa, creando inoltre 15 mila posti di lavoro, nel 2014 con le sue aziende che condivide con i suoi soci ha registrato un fatturato di 5,5 miliardi di euro. Inoltre è impegnato con le sue aziende nella realizzazioni di grandi progetti in Angola, Mozambico e Croazia. Iniziative imprenditoriali molto importanti che lo porteranno ancora di più lontano dal "bel paese", ma in compenso le stime prevedono che grazie a questi nuovi investimenti il fatturato annuo del suo gruppo nei prossimi 8-10 anni toccherà quota 10 miliardi di euro circa.
E' probabilmente l'imprenditore più importante del suo settore: le sue aziende forniscono e realizzano tutti i servizi che sono necessari all'attività petrolifera, dal porto al centro direzionale, dalle abitazioni agli ospedali, dai ristoranti ai centri sportivi. Volpi ha anche una grande passione per lo sport. Infatti dal 2000 al 2005 prende in gestione la Pro Recco, società più titolata d'Italia della pallanuoto, con la quale vince tutto: 21 titoli in 7 anni: 7 scudetti consecutivi, 4 Champions League, 6 coppe Italia consecutive, 3 supercoppe europee e una Lega Adriatica. Nel 2008 si tuffa nel calcio rilevando dal fallimento lo Spezia e riportandolo in serie B.
Volpi vede lo sport come un "veicolo sociale"e per questo ha investito nell'Abuja Academy, una scuola calcio che ha il compito di sfornare talenti. Come dice Volpi "Crescere un ragazzino e portarlo nella sua squadra di serie B dà più soddisfazioni che acquistare un campione che ti fa vincere tutto".
L'imprenditore italiano vuole che lo Spezia sia gestito in modo intelligente, investirà molto denaro soltanto per il settore giovanile, cercando di costruire un centro sportivo con 300-400 ragazzini. Inoltre, vorrebbe creare un'accademia in Nigeria, magari 3-4 scuole calcio e un altro polo in Croazia per formare con la Spezia un triangolo che diventi una "fabbrica" di talenti. Signor Volpi "bon voyage".
Francesco Rosati - Agenzia Stampa Italia