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(ASI) Il primo kolossal russo in 3D in tecnica HIMAX. Stalingrad 3D ha il merito di toccare un tema delicatissimo come quello della Seconda Guerra Mondiale, che per i russi è un aspetto storico controverso e di aver cercato di spiegarlo con una nuova tecnica per far sì che un pubblico giovane inferiore ai trent’anni si interessasse alla vicenda.
La storia è quella che si studia: nel 1942 l’esercito sovietico progetta di lanciare un contrattacco alle truppe naziste che occupano la metà di Stalingrado. L’operazione però non è riuscita e i soldati si rifugiano in un’abitazione sulle rive del Volga. Qui trovano una ragazza che si è rifiutata di fuggire quando sono arrivati i tedeschi. Precisiamo che però non è un documentario, ma un film epico, il primo kolossal russo. Peter Bondarchuck ha dialogato a lungo con la stampa, cercando di far capire che questo è un film diverso, molto importante per la Russia che, seppur si divide nella critica con giudizi opposti, i risultati di botteghino sono molto buoni sia in Russia che in Cina. Il film punta alla nomination al premio Oscar al miglior film straniero e se la giocherà quindi con La grande bellezza. Presente del cast a Roma la bellissima Yanina Studilina, confusa in prima battuta da pubblico e giornalisti con Scarlett Johansson, che ha dato prova del suo talento nel suo primo film a livello internazionale dopo diverse serie della televisione russa. A prescindere dalla resa, è apprezzabile che i russi abbiano deciso di creare un kolossal milionario puntando su una complicata pagina della loro storia.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia
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