(ASI) "Il voto a scrutinio segreto con il quale ieri il Consiglio regionale ha affossato una proposta di riduzione del numero dei suoi componenti già approvata dalla Prima Commissione consiliare, oltre a far perdere credibilità alle nostre Istituzioni nei confronti del Parlamento nazionale, chiamato a esaminare le proposte di riforma costituzionale, rischia di minare in modo irreparabile il rapporto di rappresentanza tra i cittadini e noi consiglieri, che siamo stati eletti a rappresentarli nell’assemblea legislativa della Sardegna e che abbiamo il dovere di rendere conto del nostro operato e delle scelte effettuate anche in sede di voto".