(ASI) Mai come oggi mi sento di affermare che i cittadini si sono finalmente ripresi la loro sovranità, troppo spesso delegata a politici cinici ed insensibili alle reali esigenze del popolo.
Per la prima volta gli italiani dimenticando lo spirito infecondo delle fazioni partitiche hanno scelto la democrazia partecipata, la difesa del bene pubblico piuttosto che le fallimentari politiche ultra-liberiste assoggettate al mercato finanziario.
Dalla destra radicale rappresentata da Forza Nuova all'estrema sinistra dei centri sociali, l'asse laico-religioso della difesa del bene pubblico è stato, sebbene nelle diversità, unico e unito nel sostenere questa battaglia che io chiamo di civiltà. All'unisono è stato ribadito un comune principio: la difesa dei diritti dei molti rispetto all'egoismo e al profitto dei pochi.
Finisce l'era della politica delle privatizzazioni selvagge che hanno depredato tutte le industrie strategiche del Bel Paese ed hanno speculato sull'ignoranza dei cittadini e sulla pelle della gente.
E' l'inizio di una nuova sintesi. Per cui viene a determinarsi un semplice spartiacque politico. Ne deriva che il mondo non si divide più tra le vecchie dicotomie storiche: destra, sinistra e centro, ma, la distinzione avviene sui contenuti. Più semplicemente il mondo si dividerà in due sole parti: chi sta e difende i legittimi interessi della gente e gli egoismi dei pochi che sono contro le necessità della gente. Anche i francescani hanno ricordato che sorella acqua è dono di Dio in favore di tutta l'umanità. Perciò, tutti insieme ammoniamo i politici: non potete e dovete più speculare sulle necessità dell'uomo.
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