(ASI) La stagione delle marce protestanti culmina il dodici luglio, con la marcia che celebra la vittoria di Guglielmo III d’Orange su Giacomo II nella battaglia del Boyne nel 1690 e, ogni anno, nei giorni in cui vengono fatte queste parate, si verificano violenti scontri nelle aree repubblicane di Belfast. La più temuta delle parate è il «Twelfth» che viene anticipata dal «Bonfire night» dove vengono accesi centinaia di falò per ricordare i fuochi che illuminavano la navigazione notturna delle truppe di Guglielmo d’Orange.
Questa notte i primi scontri. Nelle strade di Falls Road, avamposto repubblicano di Belfast, si sono verificati i primi scontri. La polizia ha bloccato il quartiere e, gli abitanti della zona, hanno risposto con lanci di pietre e molotov. Poi questa mattina, un piccolo numero di nazionalisti irlandesi, si è scontrato, sempre contro la polizia, mentre la parata dell’Orange Order transitava davanti a Twaddell Avenue.
In questi giorni diversi richiami alla calma sono arrivati dalla PSNI - Police Service of Northern Ireland –, dallo stesso Orange Order e dalla comunità di Garvaghy Road per il timore di una nuova esplosione di violenza. Lo scorso anno, gli scontri pesanti erano iniziati già nel primo pomeriggio dell’undici luglio ed alcune testimonianze avevano riferito di aver visto diversi uomini armati anche di pistole. Numerosi razzi, pietre e molotov erano state lanciate dai giovani repubblicani per difendersi dalla PSNI che era entrata nel quartiere di Ardoyne azionando i cannoni ad acqua e sparando numerosi proiettili di gomma.
Quest’anno la situazione sembra molto più tranquilla, ma la tensione resta alta. L’ispettore Phil Shepherd ha avvertito che ci potrebbe essere un tentativo concreto di provocare nuovi disordini ed è per questo che la polizia ha incrementato notevolmente la propria presenza nella zona. Shepherd ha poi aggiunto: «nessuno vuol vedere il ritorno dei disordini dello scorso anno, quando le comunità hanno sofferto per le azioni di una minoranza. È nel diritto di ogni persona poter partecipare ad un evento pubblico senza il timore di finire nei disordini». I momenti più a rischio si terranno al rientro della parata che dovrebbe avvenire intorno alle 16.00 di oggi.
In questa pacificazione di facciata, recentemente ribadita dalla stretta di mano tra Martin McGuinness – ex comandante dell’IRA - e la Regina Elisabetta II d’Inghilterra, rimane ancora acceso il fuoco della rivolta di chi non ha dimenticato i propri morti e vuole vedere la propria terra martoriata finalmente libera.
Fabio Polese – Agenzia Stampa Italia
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