(ASI) Le opposizioni antichiaviste e filoatlantiche, nonostante la grave crisi economica in cui versa il Venezuela, hanno chiesto alle autorità statunitensi di annullare le licenze alle compagnie petrolifere che operano nel paese. Nelle intenzioni questa mossa metterebbe pressione sul presidente Nicolas incurante delle possibili ripercussioni sulla cittadinanza.
L'appello è arrivato da Rafael de la Cruz, un consigliere della campagna di Edmundo González Urrutia.
La Chevron, con sede in California, è la più grande azienda ad aver ricevuto un permesso individuale dall'amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden per fare affari con la compagnia petrolifera statale venezuelana Petróleos de Venezuela (Pdvsa). Il Dipartimento del Tesoro ha sanzionato la Pdvsa nel 2019 come parte di una politica che punisce il governo di Maduro per attività corrotte, antidemocratiche e criminali. La licenza della Chevron è stata rilasciata nel 2022 dopo che Maduro e la coalizione di opposizione hanno avviato un processo di negoziazione. A ottobre, il Dipartimento del Tesoro ha concesso al Venezuela un'ampia sospensione delle sanzioni dopo che Maduro e l'opposizione hanno accettato di lavorare per migliorare le condizioni elettorali prima delle elezioni presidenziali del 2024. La Casa Bianca ha lasciato aperta la possibilità alle aziende di richiedere licenze che le esentino dalle restrizioni, il che potrebbe attrarre ulteriori investimenti nel paese con le più grandi riserve petrolifere al mondo. Anche le aziende europee hanno beneficiato di licenze individuali. Questo ha permesso all’economia venezuelana di riprendere fiato poiché in tutti questi anni Caracas non ha saputo, o voluto, diversificare la propria economia che rimane legata a doppio filo al comparto petrolifero.
Fabrizio Di Ernesto - Agenzia Stampa Italia