(ASI) Roma - “L’Istituto Friedman, in seguito ai recenti avvenimenti in Venezuela, esprime profonda preoccupazione per le elezioni fraudolente di domenica 28 luglio 2024, che secondo i dati ufficiali hanno confermato Nicolás Maduro come presidente. È infatti evidente che queste elezioni non riflettono la volontà del popolo venezuelano e rappresentano un chiaro esempio di ennesima usurpazione del potere da parte del dittatore comunista.
La campagna elettorale in Venezuela è iniziata con l’impedimento delle candidature dei leader d’opposizione, è proseguita con le limitazioni dell’esercizio dei diritti civili e democratici, per finire con il divieto d’ingresso nel Paese di osservatori indipendenti e con l’organizzazione dei brogli elettorali, realizzati nonostante la grande mobilitazione del popolo. Le immagini e i dati diffusi dall’opposizione e dalla stampa mostrano chiaramente la manipolazione dei risultati elettorali: la somma delle percentuali ottenute dai candidati in gara che supera il 100%, i diversi exit poll che attribuiscono al candidato dell’opposizione Gonzalez oltre il 65% dei consensi, l’incongruenza dei vari dati ufficiali, i ritardi nel conteggio e l’immagine pubblicata dal funzionario dell’ufficio elettorale centrale in cui i monitor alle sue spalle rivelano la sconfitta di Maduro in tutti gli Stati. Sono tutte prove che attestano e dimostrano la frode e la falsificazione dei dati elettorali. È quindi cruciale che la comunità internazionale, a partire dall’Italia, prenda una posizione forte contro questa farsa autoritaria. In tal senso, ci uniamo all’appello dei tanti Paesi sudamericani, degli ex capi di Stato e di Governo del Gruppo IDEA, dei leader democratici e liberali come il Presidente argentino Javier Milei e il Segretario di Stato degli Stati Uniti Antony Blinken, che hanno denunciato pubblicamente l’elezione fraudolenta di Maduro e richiesto che si riconosca la volontà del popolo venezuelano. Chiediamo pertanto a tutti i Parlamenti dei Paesi democratici, in particolare dell’Unione europea e più precisamente al Parlamento Italiano di approvare quanto prima una mozione che disconosca i risultati delle elezioni in cui Nicolás Maduro è stato dichiarato presidente del Venezuela e che riconosca invece Edmundo González come legittimo presidente eletto. Auspichiamo inoltre che l’esercito venezuelano possa presto intervenire per ristabilire l’ordine democratico e costituzionale. L’Istituto Friedman crede fermamente nella necessità di sostenere il popolo venezuelano nella sua lotta contro l’oppressione e la dittatura, per una nuova stagione di benessere, democrazia e libertà. Solo attraverso una presa di posizione internazionale chiara e decisa, l’Italia può contribuire a ristabilire la giustizia e la democrazia in Venezuela. L’Italia ha inoltre il maggior dovere morale di dare un segnale decisivo, visto che milioni di venezuelani sono anche cittadini italiani o hanno origini italiane. Si chiede inoltre ai numerosi Parlamentari di diversi Paesi, iscritti o vicini all’Istituto Friedman, un impegno istituzionale costante, fattivo e tempestivo nel sostenere questa lotta per la libertà.” È quanto dichiara in una nota Alessandro Bertoldi, Direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman Institute, organizzazione internazionale dedicata al Premio Nobel americano presente in oltre 30 Paesi al mondo.