(ASI) “In questo teatro dalla regia occulta (il terrore ndr) ci muoviamo noi cittadini divenuti ormai delle marionette nelle mani di false democrazie, e ad orchestrare l’allarmismo a carattere mondiale ricorre quasi sempre la stessa mano, quella degli Stati uniti e dei grandi gruppi di potere”.
Si vis pace para bellum, sostenevano quei fini oratori che erano gli antichi romani.
La fine del mondo classico ha però cambiato questo assunto ed ha fatto sì che i potenti di turno anziché perdere tempo in lunghi preparativi abbiano iniziato ad usare l’arma del terrore preventivo per tenere sotto scacco gli altri e mantenere le posizioni di potere acquisite.
Ripercorre in modo quanto mai completo ed esaustivo l’evolversi di questo stato di cose il giornalista Marco Managò nel suo ultimo saggio, edito dalla Sankara, dal titolo “La mU.S.A. del terrore – origini, sviluppi, strategie e processi dell’allarmismo reale e indotto”.
Nel suo libro lo scrittore romano analizza questo fenomeno a 360 gradi, dando la giusta importanza anche a tutti gli allarmismi creati ad arte, anche quelli a prima vista secondari, come quello alimentare o quello informatico, senza trascurare il ruolo e l’evoluzione storica di questo fenomeno dai tempi antichi a quelli moderni passando per il terrore giacobino e quello russo.
Il libro si divide infatti in due parti distinte ma ovviamente legate tra loro: nella prima, introduttiva, si illustra la storia del terrore, con la connessione tra religione e superstizione; nella seconda invece si parte dal caso italiano e si allarga sempre più l’orizzonte; in questo modo l’autore porta avanti la propria tesi volta a dimostrare come gli Usa siano diventati i grandi protagonisti dello sfruttamento del terrore per il proprio tornaconto.
Oggi però il terrore, rispetto al passato, è più subdolo e pericoloso visto che abitualmente chi detiene il potere, mediatico o politico che sia, sovente lo utilizza per diffondere paura nella popolazione e riuscire così a mantenere le proprie posizioni. Classico esempio il terrore del nucleare, abilmente agitato per i propri scopi dalle grandi potenze.
Gli Usa, unico paese al mondo ad aver utilizzato la bomba atomica su una popolazione civile seminando non poco terrore, ed Israele, uno stato che possiede testate nucleari, minacciano quasi quotidianamente l’Iran colpevole di voler portare avanti lo sviluppo di energia nucleare a scopi civili, in questo modo si inculca nella mente delle popolazioni quasi l’esistenza di un nucleare buono, quelle delle “democrazie” e quello cattivo degli “stati canaglia”.
Secoli di terrore abilmente inculcato nelle menti umani hanno ormai manipolato e condizionato il nostro modo di pensare e sfuggire alle tante paure che ci circondano diventa sempre più complicato, ma è indubbio che il sapere, anche e soprattutto attraverso libri come questo, possono fornire una valida difesa alla politica del terrore imposto.
Marco Managò “La mU.S.A del terrore – Origini, sviluppi, strategie e processi dell’allarmismo reale e indotto” Sankara edizioni 130 pagine, €8,00