(ASI) Aumenta il rischio di una possibile Terza Guerra Mondiale con epicentro in Europa. La nuova crisi aperta con il blocco delle esportazioni,verso Kaliningrad dalla Lituania, non si placa. Si sono intensificate infatti, rispetto a ieri, le accuse e le minacce provenienti da Mosca.
La portavoce del ministro degli Esteri Serghej Lavrov ha ventilato “possibili conseguenze”. Dallo stesso dicastero di Mosca toni altrettanto forti: lo stop al transito delle merci porterà "ad un'escalation di tensione" e ci saranno "ritorsioni" se non verrà ripristinato "immediatamente" il traffico transfrontaliero con l'enclave sul Baltico.Il Cremlino risponderà presto al blocco ferroviario "e il popolo lituano subirà seriamente le conseguenze di queste misure". Lo ha affermato il segretario del Consiglio di sicurezza Nikolai Patrushev, giunto d'urgenza a Kaliningrad.
"La Lituania è un membro della Nato e gli Usa sono al suo fianco. Il nostro sostegno è blindato". Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price, in una conferenza stampa "Sin dall'inizio dell'ingiustificata invasione russa dell'Ucraina, abbiamo sottolineato l'importanza dell'articolo 5 della Nato. E’il fondamento dell'Alleanza di cui Vilnus è stato membro", ha ribadito. La norma in questione prevede la clausola dell’autodifesa collettiva, se richiesto dal diretto interessato, in caso di azione militare contro uno dei partner.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia