(ASI) La decisione sui militari britannici e marocchino, condannati ieri a morte nel Donetsk, è stata assunta "in base alle leggi del Dpr (la sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, ndr)" e non si deve interferire "con il sistema giudiziario” di tale realtà.
Lo ha detto, nelle ultime ore nel discorso tenuto durante l’incontro dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) in corso a Eravan, il ministro degli esteri russo. Serghei Lavrov ha sottolineato che è importante “non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nel Dpr". Il capo della diplomazia del Cremlino ha posto in risalto poi la disponibilità della sua nazione a dialogare con l’Occidente.
Lo stretto collaboratore di Vladimir Putin, citato dall’agenzia di stampa Ria Novosti, ha evidenziato quindi che "' diventato chiaro a tutti che la Nato non puo' piu' determinare il destino dell'Europa".
Abbiamo chiesto di dialogare, ma la proposta è stata rifiutata. Il nostro impegno, nei confronti del raggiungimento della pace in Ucraina, è massimo, ma “bisogna essere in due per ballare il tango”.
Marco Paganelli – Agenzia Stampa Italia