(ASI) “Il Consiglio d'Europa e l’Ocse hanno scritto una lettera alla ministra dell’Interno britannica, Priti Patel, chiedendole di non concedere l'estradizione verso gli Usa di Julian Assange ed esprimendo la loro preoccupazione per l’impatto che tale decisione possa avere sulla libertà dei media e sul giornalismo investigativo. A fronte di questa doverosa presa di posizione, constatiamo l’assordante silenzio delle Istituzioni europee.
Il fondatore di WikiLeaks rischia negli Stati Uniti 175 anni di carcere, un fatto che non può essere ignorato. Per questa ragione auspichiamo che anche i vertici di Commissione, Consiglio e Parlamento europeo facciano sentire la loro voce nei confronti del governo britannico. Le tante iniziative, dalle lettere cofirmate con altri europarlamentari alle manifestazioni davanti alla sede del Parlamento europeo, che si sono susseguite in queste ultime settimane non bastano. Bisogna fare di più. Se le Istituzioni europee hanno davvero a cuore lo stato di diritto dovrebbe mobilitarsi per impedire l'estradizione di Assange e per concedere a lui libertà. Il caso Assange riguarda la tutela dei diritti umani e la libertà di stampa. In parole povere, riguarda tutti noi”, così in una nota Sabrina Pignedoli, europarlamentare del Movimento 5 Stelle.
*Foto di repertorio.