(ASI) Il governo brasiliano ha autorizzato l'invio delle forze nazionali nella regione di Yanomami, nel nord del Paese, dove da settimane sono in corso forti conflitti tra le popolazioni indigene e i cercatori illegali di oro e pietre preziose (garimpeiros).
Secondo i media locali, il Ministero della Giustizia e della Pubblica Sicurezza ha autorizzato “l’uso della Forza Nazionale a sostegno della National Indian Foundation (Funai) nella terra indigena Yanomami. Partendo dal presupposto che la loro presenza è “essenziale per la salvaguardia dell’ordine pubblico”, gli agenti rimarranno sul territorio per un periodo di 90 giorni fornendo servizi, anche se in caso di necessità la loro presenza potrà essere prorogata.
Le autorità non hanno riferito il numero degli uomini inviati ma il corpo militare è composto da esponenti delle forze di polizia e da vigili del fuoco provenienti da tutto il paese ed avranno la loro sede nella città di Boa Vista, capitale del Roraima.
La regione Yanomami da 40 anni a questa parte vede un arrivo sempre cresce di cercatori d’oro abusivi e ciò ha portato negli ultimi mesi a conflitti sempre più tesi anche a causa della pandemia legata al Covid-19 poiché i garimpeiros non rispettano le “barriere sanitarie” poste dai nativi per impedire l’entrata del virus nelle loro terre.
Il 10 maggio, i cercatori d’oro hanno attaccato a colpi di arma da fuoco la comunità di Palmiú, situata sulla strada per i campi illegali che hanno installato nel mezzo della giungla per estrarre l’oro; in conseguenza di ciò il giudice della Corte Suprema Federale, Luís Roberto Barroso, ha stabilito che il Governo dovrebbe adottare immediatamente “tutte le misure necessarie” per tutelare la vita, la salute e la sicurezza delle popolazioni delle terre Yanomami e di Munduruku.
Fabrizio Di Ernesto – Agenzia Stampa Italia